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Politica

Il ministro Costa e la decisione pro-animalista: Lega e M5S litigano perfino su lupi e orsi

hammett79 via Getty Images
hammett79 via Getty Images 

"Il Piano Lupo, che intendo portare prossimamente in Conferenza Stato Regioni escludendo il passaggio tutt'altro che utile sugli abbattimenti selettivi, conterrà le strategie, le misure e le azioni giuste per offrire una risposta concreta anche alle richieste dei territori di governare la coesistenza tra uomo e specie animali, tutelando economie e la biodiversità", aveva annunciato nelle scorse ore il ministro dell'Ambiente Sergio Costa a proposito dei disegni di legge anti-animalisti varati dalle province di Trento e Bolzano.

Da queste dichiarazioni, nuove tensioni nella maggioranza: le dichiarazioni di Costa (ministro indicato dai Cinquestelle), infatti, hanno suscitato la reazione della Lega che, in una nota ufficiale, ha definito "fuori luogo" la decisione del titolare del dicastero per le politiche ambientali. Approvazione invece da Forza Italia nei confronti del membro del Governo.

"Ritengo sia un grave errore, per le Province di Trento e Bolzano volersi dotare di autonomia sulla gestione della fauna, che è patrimonio indisponibile dello Stato, forzando l'equilibrio tra i poteri dello Stato e quelli delle Province autonome su temi importanti e molto delicati, che devono prevedere soluzioni scientifiche e tecniche realmente valide e molta ragionevolezza", aveva spiegato Costa. Il ministro non è il solo a pensarla in questo modo. Anche i consiglieri di opposizione a Bolzano sottolineano come Regioni e province autonome non possano attuare direttamente una direttiva di questo tipo.

La presa di posizione del ministro è "inopportuna" per il deputato trentino della Lega Maurizio Fugatti, Sottosegretario alla Salute: "Siamo contrari alla impugnativa della legge di fronte alla Corte Costituzionale. Ed eventualmente, prima di farlo, occorrerebbe almeno capire le esigenze e le ragioni urgenti che hanno portato a questa decisione e fare proposte serie di soluzione immediata del problema. Peraltro, sarebbe un'occasione per dimostrare maggior rispetto per la cosiddetta 'democrazia diretta' esercitata in questo caso legittimamente da queste Province autonome con voti ufficiali dei rispettivi Consigli Provinciali".

Appoggio al ministro è arrivato dall'azzurra Michela Brambilla che sente odore di campagna elettorale nella mossa delle due province. "Ha fatto bene il ministro Costa ad annunciare l'impugnazione delle leggi approvate dalle Province autonome e sanzioni penali più severe, fino al carcere, per i bracconieri".

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