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Politica

Gianbattista Borgonzoni: "Non voto mia figlia leghista. Il suo partito gioca con le paure degli italiani"

Mario Carlini - Iguana Press via Getty Images
Mario Carlini - Iguana Press via Getty Images 

Giambattista Borgonzoni, padre di Lucia, senatrice leghista e sottosegretario, è intervenuto sulle polemiche e gli insulti online seguiti al mancato confronto sui migranti tra l'arcivescovo Matteo Zuppi e la figlia. Il 10 luglio Borgonzoni aveva lasciato l'incontro senza ascoltare Zuppi, dicendo che doveva prendere un treno. I media avevano riportato la cosa e la senatrice poi si era sfogata su Facebook, in un post a cui erano seguiti commenti verso Zuppi. Da lì l'iniziativa di Repubblica Bologna, di scrivere una lettera di scuse a Zuppi a nome della città.

L'intervento di Borgonzoni padre, non nuovo a distanziarsi dalle posizioni della figlia: ai tempi della sua candidatura a sindaco dichiarò che non l'avrebbe votata. Il convegno è stato definito da Borgonzoni "occasione mancata di confronto diretto fra la linea muscolare della Lega sui migranti e quella della Chiesa di Bologna, attenta alle migrazioni epocali dei poveri del Sud del mondo verso l'Europa".

Concetti ribaditi dal padre della sottosegretaria anche in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera.

A quell'incontro mia figlia si è espressa sui temi dell'immigrazione e quando è intervenuto il vescovo lei non ha trovato il tempo per ascoltarlo [...] I treni sono uno dietro l'altro, non mi sembra che alla sera dovesse andare in Parlamento. Ha fatto un passo sbagliato.

Borgonzoni padre torna sulla questione insulti da social network rivolti al vescovo.

La mia critica è proprio all'aver ospitato offese disdicevoli.

Il padre della sottosegretaria leghista è da sempre su posizioni politiche opposte a quelle di sua figlia.

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