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Politica

La Lega sbarca a Roma, prima volta in Campidoglio: "Ma restiamo opposizione: Raggi pessima e marxista"

Pacific Press via Getty Images
Pacific Press via Getty Images 

Nasce il gruppo della Lega in Campidoglio. A farne parte il consigliere Maurizio Politi, ex Fdi poi passato al Gruppo Misto. A presentare la novità, non proprio per caso nella Sala del Carroccio di Palazzo Senatorio, il coordinatore della Lega Lazio Francesco Zicchieri, il sottosegretario Claudio Durigon,gli ex FdI Federico Iadicicco e Fabrizio Santori, che spiega: "Nasceranno gruppi Lega anche in altri sette municipi, con un totale 11 consiglieri". "Lo spirito della Lega sbarca in Campidoglio. Presto ci prenderemo quello che è nostro anche nella città di Roma", promette Zicchieri, sottolineando che obiettivo del gruppo leghista è eleggere il prossimo sindaco della Capitale: "Penso proprio di sì, penso che i romani alle prossime elezioni eleggeranno un sindaco espressione della Lega, il sindaco dei romani".

La Lega resta convintamente all'opposizione di Virginia Raggi. "Siamo e rimaniamo all'opposizione, perché contro l'amministrazione peggiore che Roma abbia mai avuto non si può fare altrimenti. Sarà comunque un'opposizione costruttiva e propositiva per il bene della città come abbiamo sempre fatto" ha annunciato il neo consigliere comunale della Lega Maurizio Politi in una conferenza stampa in Campidoglio. "Un'amministrazione così marxista non si era mai vista, ha messo i rom davanti ai romani addirittura pagandoli per andarsene da qui", ha affermato Politi facendo riferimento al progetto dei rimpatri volontari assistiti per superare i campi nomadi.

Secondo i leghisti, "il centrodestra per come l'abbiamo conosciuto non esiste più, perché se si sceglie come presidente Rai una persona come Foa, con un grande livello culturale e valoriale e che incarna i valori del centrodestra e qualcuno sceglie di non appoggiarlo, ha fatto la sua scelta", secondo Federico Iadicicco, ex Fratelli d'Italia. A fargli eco Fabrizio Santori, anche lui un passato con FdI e ora nella Lega: "Quando sono entrato in Fdi ho guardato negli occhi Giorgia Meloni e le ho detto: quando vedrò che qualcuno di noi verrà trattato come un brutto anatroccolo noi ce ne andremo. Se si chiudono in quel modo e non si nasce nella culla giusta, allora si è fuori dal progetto politico. Senza contare l'ambiguità di Fdi nel sostegno a Salvini al Governo, questo ha confuso gli elettori".

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