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Politica

Da Silvio Berlusconi no a Marcello Foa e avviso a Matteo Salvini: "Se non lascia Di Maio, gli elettori lasceranno lui"

Ansa
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Sulla Rai "il problema non è il nome, ma il metodo". La pazienza di Silvio Berlusconi è al limite. La decisione del Governo di indicare Marcello Foa come presidente designato della Rai, senza una previa consultazione con le opposizioni, non gli è piaciuta affatto. Intende quindi far votare no ai suoi in Vigilanza Rai, compromettendone l'elezione. In un'intervista a QN Berlusconi lancia un "ultimo avviso a Salvini" sul loro futuro insieme, ora che il leghista appare lanciato e Forza Italia deve rilanciarsi: "Ma se Salvini non lascia Di Maio gli elettori lasceranno lui" assicura.

Sulla Rai, Berlusconi non discute la figura di Marcello Foa, ma come si è arrivati a indicare lui alla presidenza.

"Se siamo alleati, si ragiona e si decide insieme. Secondo: la legge prevede la maggioranza dei due terzi dei componenti della commissione di Vigilanza per la scelta del presidente Rai. Va rispettato il ruolo conferito dalla legge all'opposizione. Quando noi governavamo, abbiamo dato la presidenza della Rai a figure di valore come Claudio Petruccioli e Lucia Annunziata, ma certo non schierate con noi".

Berlusconi mantiene Forza Italia ben dentro il centrodestra e chiama Salvini a un ripensamento rispetto alla sua avventura governativa con i 5 Stelle, che sono "inadeguati a governare". Per il leader di Forza Italia l'esecutivo non tiene, ma se cade il Governo Conte non è necessario votare, perché una maggioranza di centrodestra c'è.

"Non credo che il consenso degli elettori moderati possa rimanere a lungo a chi permette di realizzare politiche della peggiore sinistra. Quindi o la Lega abbandonerà questo governo o gli elettori abbandoneranno la Lega". [...] "Le elezioni anticipate non sono l'unica soluzione possibile, in caso di crisi di governo. Solo pochi mesi fa, il 4 marzo, una maggioranza significativa di elettori aveva chiesto un governo di centrodestra. Ma l'ipotesi delle urne non mi preoccupa affatto: Forza Italia profondamente rinnovata, con il suo leader in campo, e capace di denunciare con forza le follie degli ultimi mesi, offrendo alternative serie, concrete, credibili può ottenere risultati ben diversi non soltanto da quelli di qualche sondaggio ma anche da quelli delle ultime elezioni politiche".

Berlusconi non teme che la frattura con Salvini arrivi con le elezioni europee.

"Alle Europee vige un sistema proporzionale, che non prevede coalizioni, qindi il problema non si pone".

Conseguenza di questa conferma della bontà dell'operazione centrodestra c'è l'esclusione di un fronte dei moderati insieme a forze di centrosinistra come il Pd.

"Potrebbe essere possibile solo in una condizione di emergenza democratica dalla quale, nonostante i grillini, siamo fortunatamente ancora molto lontani. Ho sempre apprezzato il senso di responsabilità e l'equilibrio di Gentiloni, ma le differenze fra noi e loro rimangono molto profonde. Non ho combattuto un governo di sinistra per arrivare ad allearmi con un'altra sinistra".

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