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Politica

Il ministro Toninelli: "Cinque mesi per la ricostruzione del ponte sull'A14"

Toninelli: "Cinque mesi per ricostruire autostrada, si cerca di velocizzare"

Potrebbero essere necessari "non meno di cinque mesi" prima che il tratto di A14 crollato a seguito dello scontro tra un'autocisterna che trasportava gpl e un tir a Bologna sia ripristinato. Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. Il governo, però - ha spiegato il ministro nell'informativa al Senato sull'incidente stradale che ha causato un morto e decine di feriti, oltre al crollo di un tratto di autostrada - sta cercando di ridurre i tempi. L'intervento, secondo Autostrade per l'Italia, costerà circa un milione di euro. Nella sua relazione il ministro ha spiegato come si sta muovendo il dicastero da lui guidato.

In merito all'intervento di ricostruzione, Autostrade per l'Italia sta verificando presso i principali produttori nazionali ed europei la disponibilità in pronta consegna di 12 travi con interasse appoggi di 24,65 metri e con altezza di metri 1,10. Tale eventuale disponibilità consentirebbe di ridurre in modo significativo i tempi della ricostruzione, altrimenti stimabili in non meno di 5 mesi. Circa i costi di ripristino dell'esistente, la società Autostrade per l'Italia informa che al momento sono quantificabili in via di massima in 1 milione di euro, comprensivi degli interventi di demolizione e provvisionali. Le simulazioni sul traffico ci dicono che con l'attuale situazione non avremo disagi in autostrada fino a settembre. Siamo sicuramente di fronte a una grande tragedia che ha coinvolto non solo un tratto autostradale ma un intero quartiere della città di Bologna. Come Governo stiamo monitorando minuto per minuto la situazione e stiamo cercando di ripristinare livelli sufficienti di circolazione.

Esperti del mio ministero, unitamente a tre Sottosegretari di Stato, sono sul luogo dell'incidente, la nostra presenza lì vuole essere un segno di vicinanza mio e di tutto il Ministero a fianco dei familiari delle vittime e dei feriti. Continueremo ad essere presenti sul luogo dell'incidente per seguire da vicino gli sviluppi della vicenda e fare luce su questa ennesima tragedia. Forze dell'ordine, forze di polizia, protezione civile, vigili del fuoco, Prefettura, Comune, Ministeri, ciascuno attraverso gli uffici competenti, sono al lavoro in coordinamento tra loro per fare tutto ciò che è necessario. Poche ore fa si è tenuto un summit operativo in prefettura anche per individuare la disponibilità dei siti per poter procedere alle operazioni di demolizione delle parti stabili dell'infrastruttura e alla rimozione dei materiali franati sulla sottostante via Bragaglia, operazioni propedeutiche all'intervento di ricostruzione della sede autostradale.

E oltre alla ricostruzione, il ministro ha in mente di rendere più agevole il trasporto di merci pericolose su gomma che in Italia ha proporzioni importanti: sono migliaia, infatti, i mezzi pesanti che attraversano le strade italiane con carichi che, in caso di incidenti potrebbero causare morti e danni uguali o superiori a quelli che si sono verificati a Bologna. Il ministro ha dichiarato anche di voler intervenire sulla sicurezza dei conducenti dei mezzi. È necessario, ha dichiarato, introdurre tecnologie sui tir che riducano al minimo gli errori umani.

Intanto, ho già ha espresso la ferma volontà di agire su due fronti. Da una parte vi è la necessità di alleggerire il traffico di merci su gomma e, in aggiunta, la necessità di dotare i tir di tecnologie che riducano al minimo la possibilità di errore umano. Questo ministero vuole quindi incentivare l'installazione sui mezzi che trasportano merci pericolose - che superano le 35mila unità secondo i dati in nostro possesso - di presidi di guida assistita. Sto parlando di dispositivi anticollisione, frenata automatica, controllo predittivo della velocità. Ritrovati ormai abbastanza comuni nelle nostre auto più nuove e che non possono non corredare questi mezzi pesanti che rischiano ogni momento di trasformarsi in ordigni ambulanti. Al riguardo, il mio ministero sta dando un forte input alla sperimentazione su strada delle soluzioni di Smart Road e di guida connessa e automatica. E sta introducendo, tra l'altro, sistemi di interazione tra veicoli e infrastrutture capaci di trasferire informazioni e servizi di interesse per la sicurezza e l'efficienza della guida e del traffico nonché sistemi per l'interazione e la collaborazione tra veicoli. Occorre assicurare massimi standard di sicurezza; esistono già norme specifiche abbastanza aggiornate riguardanti il trasporto su strada di merci pericolose, anche profilate in base alla tipologia di materiale. Verificherò comunque se a Bologna le regole siano state rispettate. Inoltre, il mio ministero e questo Governo lavoreranno in sede di discussione europea sul Pacchetto Mobilità, affinché si trovi un giusto equilibrio tra le condizioni di lavoro dei conducenti e la libertà di prestare servizi transfrontalieri per i trasportatori. Bisogna contemplare una corretta ed equa alternanza tra tempi di guida e tempi di riposo, assicurando piena tutela ai lavoratori della strada. Tutela oggi troppo spesso messa in discussione da forme di concorrenza sleale che penalizzano le nostre imprese dell'autotrasporto. Infine, vorrei sottolineare che non consento a nessuno di strumentalizzare in modo becero e vergognoso quanto accaduto ieri a Borgo Panigale, collegando indebitamente l'evento luttuoso al dibattito circa determinate soluzioni infrastrutturali che riguardano l'area bolognese. Si tratta di dossier su cui questo ministero sta lavorando duramente, allo scopo di garantire la soluzione migliore ai cittadini.

Le immagini dell'incidente di Bologna in un video della Polizia di Stato

Da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti anche un riferimento ai due incidenti avvenuti negli ultimi giorni nel Foggiano, nei quali hanno perso la vita sedici braccianti agricoli immigrati.

E permettetemi una parentesi anche su quanto accaduto in Puglia. Si è ripetuta, in termini ancora più gravi, una tragedia che è un film già visto dopo lo scontro stradale di sabato scorso. Quello di ieri, prima che è essere un gravissimo incidente, è il capitolo estremo di una storia orribile di sfruttamento, una forma moderna di schiavitù che in questo Paese non possiamo tollerare. Il caporalato va debellato e ha fatto bene il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, a riferirsi a un'intensificazione dei controlli contro il lavoro nero attraverso un maggior numero di ispettori.

E' assurdo che serva una tragedia per mettere sotto i riflettori un fenomeno che, anno dopo anno, stagione dopo stagione, raccolta dopo raccolta, offende quel senso di umanità che dovrebbe albergare in ognuno di noi. Quei 16 ragazzi erano venuti in Italia per cercare un futuro migliore. E invece hanno trovato la morte. I 12 deceduti ieri viaggiavano probabilmente in piedi e stipati, complessivamente in 14, dentro un furgoncino che poteva portare al massimo otto persone.

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