Scegli di capire.

Gedi Smile Abbonati
Inserti
Ancora su HuffPost
Guest
Tutte le sezioni

GEDI Digital S.r.l. - Via Ernesto Lugaro 15, 10126 Torino - Partita IVA 06979891006

Politica

Don Biancalani: "Denuncio Salvini nel suo post contro di me anche allusioni sessuali"

Agf
Agf 

La sua intenzione, don Massimo Biancalani l'aveva annunciata ieri sera via Facebook. "Io ti denuncio" aveva scritto, commentando il post con cui Matteo Salvini esultava alla decisione della Prefettura di chiudere il centro di accoglienza dei migranti di Vicofaro a Pistoia, nella sua parrocchia. "Tempi duri per il prete che ama attaccare me e circondarsi di presunti profughi africani, ancora un po' e la canonica scoppiava... Chiuso!", aveva scritto il Ministro dell'interno, con tanto di faccina spaventata. L'anno scorso don Biancalani, per la decisione di portare alcuni ospiti del centro di accoglienza a fare un bagno in piscina, era stato oggetto di un altro tweet polemico di Salvini, allora non ancora al Viminale, ma aveva lasciato correre. Stavolta non intende farlo.

Stamane, parlando con HuffPost, ha confermato il proponimento. "Non ho ancora scelto chi incaricare, ma sicuramente farò partire la denuncia", scandisce risoluto. La sua bacheca Facebook è inondata da messaggi di solidarietà e supporto e in mattinata ha incontrato la deputata dem, Susanna Cenni, "che ha voluto un po' sapere l'accaduto e conoscere la nostra esperienza", spiega il parroco.

Don Biancalani, su quale base denuncerà il Ministro dell'interno?

"Secondo alcuni avvocati che ho consultato, anche di rilievo, ci sono gli estremi per denunciare Salvini in quanto nel post utilizza un linguaggio allusivo, anche alla sfera sessuale. Io non amo circondarmi di ragazzi e gli ospiti del centro non sono "presunti profughi". Dal post scritto da Salvini sembra quasi siano clandestini e non è così. Ripeto, non ho scelto chi incaricare, ma sicuramente farò partire la denuncia. Sono molto amareggiato di fronte a questa classe politica, non capisco come ragiona questa gente".

In che senso?

"Siamo di fronte a una classe politica che ragiona per pregiudizi. In questi anni noi abbiamo svolto un servizio di supplenza allo Stato. Davvero non mi capacito: preferiscono che questi ragazzi dormano in strada, in stazione, o che una parrocchia assicuri loro accoglienza? Noi accogliamo in semplicità, certo, ma seguiamo questi ragazzi, che non sono clandestini. Magari hanno un permesso di soggiorno per motivi umanitari, ma dormono per strada perché privi di punti di riferimento".

Intanto, dalla Prefettura è arrivata la lettera che dispone la chiusura temporanea del centro.

"Dai controlli effettuati dai vigili del fuoco è emerso in particolare che non sono utilizzabili cucina e caldaia. I locali, che fanno parte di un convento del '700, vanno adeguati e noi provvederemo a effettuare i lavori. È un intervento importante e, nonostante la nostra sia la più grande parrocchia di Pistoia, non possediamo le risorse necessarie a realizzarlo. Per questo rivolgo un appello affinché chi può ci supporti. Noi comunque andiamo avanti".

Cioè?

"Continueremo ad accogliere perché mossi dall'ideale evangelico che ci spinge a prenderci cura dei poveri e degli ultimi, raccogliendo anche gli appelli che ci arrivano dal magistero di Papa Francesco".

I commenti dei lettori
Suggerisci una correzione