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Politica

L'ironia sulle cene del Pd: "Indovina chi viene a cena?" "Perché non candidiamo a leader Cannavacciuolo o Chef Rubio?"

Pierpaolo Scavuzzo / AGF
Pierpaolo Scavuzzo / AGF 

La "battaglia delle cene" dentro al Pd non ha lasciato indifferente né il popolo della rete né il mondo politico che si sono sbizzarriti nelle prese in giro e nelle ironie. Prima la proposta di Carlo Calenda di cenare a casa sua insieme a Gentiloni, Renzi e Minniti per discutere del futuro del Pd. Poi la contro-cena lanciata da Nicola Zingaretti "in trattoria con un operaio, uno studente, un professore e un imprenditore".

I frizzi e i lazzi su Twitter sono partiti contemporaneamente alle proposte dei due politici dem. "Indovina chi viene a cena?" scrive qualcuno citando il famoso film con Spencer Tracy. "Le primarie del Pd saranno sostituite dalla Prova del Cuoco", ironizza un altro utente.

C'è poi chi fa dell'humor nero e dice: "Pd: in programma una cena tra Calenda, Renzi, Minniti e Gentiloni. Saranno presenti anche i rispettivi assaggiatori". E chi si chiede: "A cena da Calenda o in trattoria con Zingaretti? Il vero problema dei comunisti è cominciato quando hanno smesso di mangiare i bambini".

Anche tra i politici i sorrisi non mancano. Andrea Romano, deputato del Pd, riferendosi alla manifestazione nazionale del 30 settembre, scrive: "Mentre discutiamo di cena e contro-cena, possiamo pensare qualche minuto al pranzo al sacco da portarsi a Roma il 30 settembre?". Francesco Nicodemo, sempre del Pd, afferma: "Valutiamo la possibilità di candidare Antonino Cannavacciuolo o Chef Rubio a fare il leader del Pd se è una questione di cene. O no?".

C'è poi Stefano Esposito che risponde a Zingaretti dicendo: "Capisco la battuta ma con questo andazzo chiunque sarà spalerà macerie. Se potete datevi tutti una sana regolata. Se potete e se volete. Un abbraccio". E a chi chiede se la minoranza dem rimarrà a bocca asciutta, risponde lapidario l'ex ministro Andrea Orlando: "Sono a dieta".

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