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Cultura

Désert, le migrazioni

Cagliari
Cagliari 

Il pubblico in diaspora simbolica, che scopre il luogo della rappresentazione solo percorrendone il tragitto a bordo di bus, messi a disposizione dallo staff organizzativo. I richiedenti asilo che - insieme agli artisti - calcano le scene, individuate dal regista, coreografo e performer umbro di origine sarda Leonardo Delogu, artista 'camminatore', ricercatore del movimento e del paesaggio, in un sito a pochi chilometri da Cagliari. Sono alcuni degli elementi che fanno di "Désert", performance site specific di Delogu, una rappresentazione intensa, oltre che inedita: un viaggio 'condiviso', quello che apre a Cagliari il nuovo ciclo di produzioni artistiche della Fondazione di Sardegna dedicato al tema delle migrazioni.

Il tema prescelto ha portato i due curatori, Maria Paola Zedda per la performance e Marco Delogu per la fotografia, a proporre l'intervento di due artisti distanti per provenienza geografica, età, immaginario estetico, riferimenti e intenti artistici, che nel corso dell'estate hanno trascorso diverse settimane di residenza e produzione sull'isola.

Leonardo Delogu – che vanta collaborazioni con il Teatro Valdoca, i coreografi Raffaella Giordano e Claude Coldy, il paesaggista francese Gilles Clèment e il collettivo Coloco - ha scelto di raccontare il fenomeno migratorio mettendo a confronto la dimensione contemporanea con l'aspetto arcaico e archetipico del nomadismo. L'immagine del deserto è il fattore di connessione tra i due aspetti. Tra i mesi di aprile e agosto, nel corso di tre cicli di produzione, Leonardo Delogu ha individuato un luogo dell'area metropolitana di Cagliari, che è stato il cuore dell'intero processo di creazione e che viene rivelato solo al momento del debutto.

Scrive Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna: "Sia la performance di Leonardo Delogu che le fotografie di Guy Tillim ci conducono infatti in un viaggio verso una dimensione dilatata che in qualche modo richiama la condizione attraversata da ogni individuo o gruppo di esseri umani che per le ragioni più diverse, in innumerevoli momenti della nostra evoluzione, si è ritrovato a intraprendere un cammino al quale affidare la propria sopravvivenza. Al contempo è come se entrambi ci invitassero a sospendere temporaneamente il giudizio e a renderci disponibili ad assumere un punto di vista inedito su un fenomeno che per quanto - o in quanto - sia sempre più presente nel nostro dibattito quotidiano forse non sempre ci ricordiamo di osservare, raccontare e vivere con reale consapevolezza e libertà di interpretazione."

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