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Politica

Di Maio e ministri "occupano" il balcone di Palazzo Chigi

Deficit al 2,4, i Parlamentari M5S festeggiano a Palazzo Chigi

Si affaccia al balcone. Il consiglio dei ministri si è interrotto per consentire a Luigi Di Maio la scena madre che deve galvanizzare un Movimento che ha attraversato in questa fase molte difficoltà. Se per la gioia targata "deficit 2.4" il vicepremier grillino si fosse lanciato dal piano nobile di Palazzo Chigi, da questa balaustra dove sventolano le bandiere, sarebbe atterrato su un centinaio di parlamentari M5s accorsi in piazza per osannare il capo politico che l'ha spuntata sul ministro dell'Economia Giovanni Tria. Con Di Maio ci sono tutti i ministri che salutano una folla che urla come fosse in uno stadio, "Aleeee ohhh".

Come sempre in questi casi, per i 5Stelle la scenografia è tutto: l'effetto è da curva di tifosi sotto il palazzo istituzionale per eccellenza. In fila lassù, con sotto i deputati e i senatori, ci sono Danilo Toninelli, Alessio Villarosa, Barbara Lezzi, Alfonso Bonafede, Riccardo Fraccaro, Elisabetta Trenta, Alberto Bonisoli. Ma le urla sono tutte per Di Maio: "Luigi, Luigi, Luigi. Il cambiamento siamo noi". Lo staff grillino suggerisce: "Alzate le bandiere, alzate le bandiere". Quelle bandiere che lo stesso staff di Palazzo Chigi aveva provveduto a distribuire in piazza a riunione in corso. I ministri, una volta lasciato il Consiglio, fanno dal balcone il segno della vittoria che poi è anche il simbolo del Movimento. Si abbracciano, sorridono mentre giù i parlamentari sono adoranti: "Grazie, il cambiamento siamo noi".

Manovra, Di Maio: "Non vince il governo, vincono i cittadini: è la manovra del popolo"

Non c'è nulla di istituzionale, soprattutto se si pensa che c'è un consiglio dei ministri che non ha ancora finito di lavorare. Di istituzionale ci sarebbe il balcone con le bandiere dell'Italia e dell'Unione europea ma adesso viene usato in una maniera propagandistica: "Ce l'abbiamo fatta. Non temiamo né spread nelé mercati", strilla Di Maio. "Ora scendiamo", rassicura mentre il flash mob va avanti a oltranza.

Vecchi e nuovi parlamentari sono tutti qui. Sergio Battelli intrattiene i colleghi nell'attesa del grande abbraccio: "Da domani è un giorno nuovo, finalmente lo Stato dà dignità ai cittadini". Quanti soldi ci saranno per il reddito di cittadinanza: "Domani ne parliamo, le cifre domani, ora festeggiamo".

Poco importa se ancora la manovra finanziaria è da scrivere, approvare e dovrà passare al vaglio di Bruxelles. Per i grillini è come se il via libera fosse scontato e i soldi del reddito di cittadinanza già nelle tasche degli italiani: "Finalmente una manovra del popolo", dice un neo eletto: "Solo così può ripartire l'economia".

Ecco Bonafede: "Chi è contro questa manovra non vive tra i cinque milioni di italiani che sono in povertà assoluta". In piazza non c'è un solo partecipante che non stia girando un video da pubblicare o non stia facendo un Facebook live da condividere con la rete: "È una giornata storica". E a chiudere questa girandola di proclami è Di Maio: "Buonanotte a tutti, domani ci sveglieremo in una nuova Italia". Un deputato neo eletto, che si trova qui in piazza perché così gli è stato detto, sussurra sottovoce: "Forse scappo dall'Italia. Forse devo trovare una via d'uscita". Qualcuno tra i 5Stelle che ritiene che questa mossa sia azzarda c'è, ma l'immagine che i ministri M5s vogliono consegnare è quella di un popolo che esulta salutando i propri dirigenti politici, come eroi di una battaglia. Ma non è ancora detto che questa battaglia porti al risultato.

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