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Esteri

L'Italia non ci sta. Salvini: "Germania sorda sui migranti, non firmo accordi a pezzetti"

AFP/Getty Images
AFP/Getty Images 

L'Italia non firma. Berlino ha più volte dato per fatto l'accordo con Roma sui movimenti secondari dei migranti, ma Matteo Salvini delude nuovamente le aspettative tedesche.

"Io non firmerò nessun accordo, finché la Germania si fingerà sorda e non entra in merito alle nostre richieste" dice il ministro dell'Interno italiano in un'intervista al quotidiano viennese Die Presse. "Non firmo accordi a pezzetti. L'accordo da settimane è sul mio tavolo, ma non ho ancora firmato nulla", prosegue. "Abbiamo sempre detto alla Germania che l'accordo può solo essere parte di un'intesa più ampia, che vogliamo riformare Dublino e le regole per le navi che soccorrono migranti".

Soprattutto l'Italia chiede che il ritorno di migranti dalla Germania avvenga a saldo zero. Se qualcuno entra, qualcuno esce, detto in estrema sintesi.

"La questione - prosegue Salvini - è passata nelle mani della cancelliera Merkel che si occuperà delle trattative". Il ministro ribadisce al giornale austriaco che "il nostro metodo funziona. Da quando abbiamo bloccato la nave Diciotti non sono più arrivati barconi dalla Libia". Secondo Salvini, i profughi soccorsi in mare non sono naufraghi perché "sono partiti per violare la legge". In riferimento al potenziamento di Frontex Salvini aggiunge che "l'Italia analizzerà attentamente cosa è veramente previsto. L'autonomia nazionale è un presupposto essenziale. Abbiamo bisogno di aiuto per i controlli di confine e per i respingimenti, ma non abbiamo bisogno di nessuno che registri per noi i profughi in Italia e che ci porti altri migranti".

Al quotidiano austriaco, Salvini parla anche di un altro tema che riguarda stavolta i rapporti fra Italia e Austria. "Solo l'Italia decide chi può concedere un passaporto agli italiani. E' la mia posizione" dice Salvini in riferimento al doppio passaporto per i sudtirolesi. "Ho parlato con i ministri austriaci che mi hanno assicurato che non sarà intrapreso nessun altro passo finché non ci sarà un'intesa tra i due governi", ha aggiunto, ribadendo gli "ottimi rapporti con la Fpoe, il governo di Vienna e il popolo austriaco".

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