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Esteri

Cesare Battisti non teme Bolsonaro: "Da lui solo fanfaronate. Sono protetto"

AFP Contributor via Getty Images
AFP Contributor via Getty Images 

Cesare Battisti ha lasciato Cananeia, la cittadina del Brasile dove vive da aprile, per andare a San Paolo a parlare con i suoi avvocati. Igor Tamasauskas, il suo legale assicura che l'ex terrorista rosso tornerà nella cittadina dove abita. Quando tornerà, però, non si sa: mi ha detto che avrebbe fatto visita ad alcuni amici e poi sarebbe tornato" a Cananeia, sulla costa dello stato di San Paolo, "senza darmi una data precisa", ha detto all'Ansa Tamasauskas.

Interrogato su una possibile presa di posizione dell'ex terrorista, dopo che il presidente eletto brasiliano Jair Bolsonaro ha assicurato che intende estradarlo in Italia, l'avvocato ha puntualizzato che il suo cliente "non ha bisogno di pronunciarsi in nessun modo" perché gode "di una decisione del Supremo Tribunale Federale (Stf) che garantisce la sua permanenza in Brasile", emessa un anno fa da un magistrato dell'Alta corte.

In base a questa misura giudiziaria, il governo brasiliano non può concedere l'estradizione di Battisti finché il Stf non avrà deciso se un capo dello Stato ha la facoltà di modificare una decisione presa da un suo predecessore: Luiz Inacio Lula da Silva concesse la residenza permanente all'ex terrorista italiano nelle ultime ore del suo mandato presidenziale.

Le parole dell'avvocato arrivano dopo l'articolo del quotidiano La Stampa in cui si segnalava che "da lunedì scorso nessuno l'ha visto".

"Chiedi di Battisti e tutti, in città, rispondono la stessa cosa: 'Era qui domenica, poi non l'ho visto più'", scrive il giornale torinese. Domenica è il giorno in cui il Brasile è andato al voto per il ballottaggio delle elezioni presidenziali: ha vinto il leader di estrema destra Jair Bolsonaro, che ha promesso fra l'altro anche l'estradizione in Italia di Battisti.

VIDEO 2017 - Battisti fermato alla frontiera: l'ex terrorista scortato dalla polizia

Brasile, Cesare Battisti fermato alla frontiera: l'ex terrorista scortato dalla polizia

Secondo la ricostruzione della Stampa,

domenica sera Battisti ha assistito alla diretta televisiva dello spoglio delle elezioni presidenziali con gli amici di sempre al Bar Do Miguel: "Era molto arrabbiato - racconta il gestore - e preoccupato per il suo futuro. Se se ne andasse, io perderei un cliente importante". Di diverso avviso un altro amico, invece, l'artigiano Amir Oliveira: "Mi ha detto dieci giorni fa che vuole affrontare le conseguenze, che è stanco di scappare". Allora però, sottolinea La Stampa, c'era ancora qualche speranza di vittoria della sinistra, con Fernando Haddad l'estradizione poteva sfumare.

Citando un vicino di casa, Mario, il quotidiano torinese riporta

che da lunedì non c'è nessuno nella villetta di Battisti nel quartiere residenziale di Carijo, "la sua Prisma grigia è parcheggiata nel cortiletto, da fuori sembra tutto in ordine, come quando parte per le ferie". Mario racconta che ultimamente c'è stato molto movimento, c'era una coppia straniera con un bambino. Dalla descrizione dovrebbe essere Valentine, la figlia maggiore di Battisti, che oggi ha 33 anni e fino ad ora era venuta solo due volte a visitarlo in Brasile. Al tribunale di Cananeia il direttore Anderson Nascimento conferma che su di lui non c'è nessuna misura cautelare in vigore: "Il braccialetto elettronico è stato tolto in aprile, il mese dopo è caduto anche l'obbligo di firma una volta al mese". All'ambasciata italiana confermano che Battisti non può uscire dal Brasile, ma che è libero di circolare in tutto il Paese.

Intervistato dal Giornale Radio Rai poi, lo stesso battisti ha escluso di essere preoccupato dalle parole del neopresidente brasiliano: "Bolsonaro può dire quello che vuole, io sono protetto dalla Corte Suprema. Le sue sono solo parole, fanfaronate. Lui non può fare niente, c'è una giustizia, io per la giustizia sono protetto, lui non ha nulla a che vedere con questo".

"Bolsonaro - ha aggiunto - non penso abbia interesse a creare discordia tra tra il potere giudiziario e l'esecutivo. Si parla, ognuno può dire quello che vuole. Io non ho nessun problema".

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