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Politica

"Sul Tap non potevo sapere". Barbara Lezzi a Mezz'ora in più

KONTROLAB via Getty Images
KONTROLAB via Getty Images 

Barbara Lezzi si autoassolve dall'accusa di impreparazione nella gestione del gasdotto che porterà il gas azero in Italia. Il Movimento 5 Stelle, dopo anni di battaglie contro l'opera, si è dovuto fermare, ma il ministro per il Sud, intervistata da Mezz'ora in più, su Raitre, chiarisce che ci sono "contratti gas che prevedono risarcimenti, che partono dai 20 miliardi. Sicuramente non ce ne possiamo uscire lindi... Di fronte a questi costi, purtroppo siamo costretti a fermarci".

Lezzi si autoassolve spiegando di aver sempre detto che era difficile tornare indietro, di non poter conoscere i contratti privati fra le aziende coinvolte nell'acquisto e vendita del gas che sarà veicolato dal gasdotto Trans Adriatic, di aver subito una "scortesia istituzionale" dal precedente Governo, che chiuse l'iter autorizzativo dell'opera dopo le elezioni politiche, non aspettando che fosse il Governo gialloverde a decidere.

Lezzi spiega di aver sempre sottolineato "l'enorme difficoltà di tornare indietro" sul gasdotto Tap anche nel suo intervento del 20 febbraio scorso a Melendugno, luogo di approdo dell'opera. "In quell'occasione dissi che sarebbe stato molto complicato, molto costoso. L'iter non era concluso, questo cambiava molto, c'era ancora uno spiraglio. Il 9 marzo quel via libera non doveva essere preso, è stata una scortesia istituzionale. Si doveva invece aspettare che il nuovo Governo si potesse prendere la responsabilità di decidere sull'opera. Non è una manina, è l'ex ministro...". Quanto alle penali, prosegue Lezzi, "noi sapevamo che erano stati stipulati contratti di acquisto e vendita, ma non eravamo nelle condizioni di conoscere i valori dei contratti, perché sono contratti privati".

Capitolo maltempo. Dal ministro Lezzi arriva un appello per un "fronte nazionale" che sappia affrontare l'emergenza maltempo e le tante tragedie che l'Italia sta vivendo in questi mesi. "È il tempo di abbassare lo sguardo, tutti quanti, e impegnarci a testa bassa a lavorare per la manutenzione del nostro territorio. Stiamo collezionando lutti nazionali, giornate di dolore e di strazio. È il momento di lavorare al di là di tutto, tutti insieme, dare ognuno il proprio contributo. Inutile farsi la guerra, quando ci sono vite spezzate" sottolinea la Lezzi, aggiungendo che "abbiamo un territorio estremamente fragile, trascurato negli anni. Dire che è stata colpa del Pd o di Forza Italia a cosa serve? Andiamo avanti, non si possono più sostenere neanche sostenere tutte queste spese". Proprio in merito alle spese, agli aiuti necessari per le aree colpite, Lezzi conferma che in settimana il Cdm varerà "i primi fondi per le emergenze", ma "stiamo valutando di accedere al fondo Ue di solidarietà".

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