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Politica

Sul Global Compact torna il malumore dei dissidenti M5s: "idiozia vicina a vergogna"

Ansa
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"Pretendere una gestione condivisa dell'immigrazione e poi disertare le sedi dove se ne parla è come minimo un'idiozia, ma si avvicina ad essere una vergogna". Lo scrive su Facebook la senatrice M5S dissidente Elena Fattori, a proposito della vicenda del Global compact, il patto Onu sull'immigrazione che il governo italiano ha deciso di non firmare, rinviando la questione al Parlamento e disertando il summit di Marrakesh.

L'annuncio di non partecipare al vertice Onu per la sottoscrizione del patto, in programma il prossimo 10 e 11 dicembre, era arrivato direttamente dal premier Conte, che in precedenza si era però detto favorevole a una gestione internazionale dell'immigrazione.

Conte: "Non ho cambiato idea sul Global Compact, ma è giusto che decida il Parlamento"

Ma le opposizioni scalpitano: prima Pd e Leu lasciano i lavori in Commissione e l'audizione di Moavero per protestare contro la mancata informativa sul global compact. Quindi, nel corso della conferenza dei capigruppo della Camera chiedono all'unisono che Conte venga a riferire in Aula, ma prima del vertice di Marrakech. "E' evidente - denuncia Francesco Lollobrigida (FdI) - che il governo non ha alcun interesse a discuterne. Il presidente Fico ha sollecitato il ministro Fraccaro che ha detto che sentirà il premier Conte, non appena raggiungibile in Argentina". D'accordo a questa richiesta anche il Pd. Ma difficilmente da Palazzo Chigi arriverà una risposta, almeno nei prossimi giorni, durante il G20.

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