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"Da democrazia diretta a sorveglianza diretta". Parlamentari M5s sbuffano per il "clic spia"

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"Se dico ciò che penso sono il primo ad essere segnalato". Un deputato M5s alla prima legislatura legge sul suo smartphone cosa prevede nel dettaglio questo nuovo strumento dal nome "Segnalazioni". L'avviso ai naviganti è stato lanciato ieri sera dal blog delle Stelle: "Tutti gli iscritti potranno segnalare in maniera puntuale e tempestiva iscritti, candidati e portavoce eletti che non rispettano i principi che stanno alla base del MoVimento 5 Stelle". Poi sarà il collegio dei probiviri a decidere. "La democrazia diretta si è trasformata in sorveglianza diretta. Zero libertà", scherzano alcuni deputati.

La segnalazione era già prevista dal regolamento pentastellato, sia chiaro, ma da ora in poi sarà tutto ancora più digitale. a portata di clic e tutto più dettagliato. E anche chi denuncia si espone a grandi rischi. Ecco che in Transatlantico che già chi lo chiama il "clic spia". Soprattutto perché, mentre prima bastava una mail, adesso c'è un apposito form da compilare nel dettaglio segnalando la persona e la regola violata con tanto di documenti dal allegare, ma – ed è qui la novità - se i probiviri non appureranno riscontri oggettivi, la sanzione disciplinare si ritorcerà contro il delatore con l'apertura di una procedura disciplinare contro colui che, con "intento persecutorio", ha voluto alimentare scontri e tensioni dentro il Movimento.

C'è chi sbuffa, chi si sente un "sorvegliato speciale" e chi, come la senatrice Elena Fattori, fa un ragionamento che va al di là della segnalazione in sé. Mette un luce un problema di struttura M5s: "Un sistema di segnalazione più ordinato serviva - dice all'Huffpost - soprattutto sui territori dove non sempre si può avere il controllo. Il problema non è questo. Il problema è che non vi è un organo di garanzia, eletto e indipendente. Il collegio dei probiviri è in conflitto di interesse perché anche loro potrebbero essere segnalati, servirebbe invece un organo terzo".

Come lei la pensano in tanti. "Da chi sono stati scelti i probiviri? Come sempre sono stati blindati dal blog con votazioni già decise", sostiene un deputato della vecchia guardia. Eppure gli organi direttivi del Movimento hanno voluto lanciare un segnale dopo gli episodi di dissenso che si sono registrati in Parlamento, quando diversi senatori non hanno votato il decreto Genova e il decreto Sicurezza.

Il regolamento è severissimo ed è tutto messo nero su bianco all'interno della piattaforma Rousseau. "Il soggetto sottoposto a procedimento disciplinare ha facoltà di far pervenire memorie scritte ed eventuale documentazione a sostegno delle proprie ragioni entro il termine perentorio di 10 giorni naturali consecutivi dalla data di invio della delibera di avvio del procedimento disciplinare. Entro il termine ordinatorio di 90 giorni dalla data di ricezione della predetta memoria il Collegio dei Probiviri può quindi procedere con la richiesta di ulteriori chiarimenti ovvero con l'archiviazione del procedimento disciplinare ovvero con l'irrogazione delle sanzioni".Sanzioni che possono essere di natura pecuniaria (vedi i 100mila euro che un parlamentare dovrebbe versare se lascia il gruppo) o riguardare l'espulsione o la sospensione. Tutto nel massimo controllo.

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