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Politica

Beppe Grillo in campo per riaccendere la quinta stella, l'ambiente. Porta a Roma il guru della blue economy

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L'ordine di scuderia è tornare a parlare di ambiente. In che modo? Iniziando con il padre della blue economy, Gunter Pauli. Beppe Grillo, che solo tre giorni fa ha postato su Instagram una foto con il professore che ha teorizzato un sistema per arrivare ad emissioni zero di CO2, vuole che il Movimento riparta da qui in vista delle elezioni Europee. È questo il punto più profondo che distingue i due alleati di Governo, come in fondo ha dimostrato la vicenda dell'ecotassa. L'obiettivo finale dell'emendamento formulato dai pentastellati per inserire il bonus/malus sulle auto, e su cui si è consumato lo scontro tra Lega e M5s, era proprio ciò che ha teorizzato nei suoi libri Pauli. Il professore arriverà a Roma e dell'organizzazione dell'evento se ne è parlato oggi all'hotel Forum durante un pranzo tra lo stesso leader pentastallato, il ministro dell'Ambiente Costa e il sottosegretario Micillo.

Il leader M5s non ha preso bene il passo indietro sull'ecotassa, sul malus dunque da applicare alle auto a benzina per incentivare l'utilizzo di quelle elettrice su cui invece è previsto il bonus. Adesso deve iniziare una contro narrazione – sarebbe stato il consiglio del fondatore – per far dimenticare non solo il passo falso contenuto nella manovra ma anche la decisione di realizzare il Tap, il gasdotto Trans Adriatico. Così Grillo ha messo a disposizione le sue conoscenze e le sue idee.

"Un fiume in piena", viene descritto così il leader nel parlare di ambiente. Il tema più caro per chi il Movimento lo ha visto nascere dalle battaglie per l'acqua pubblica in poi. E nel momento in cui i parlamentari M5s con difficoltà riescono a giustificare il caos sull'ecotassa, Beppe Grillo gli impone uno scatto.

Quindi parlare di modelli di sviluppo, che siano ovviamente sostenibili. Per esempio? Riprogettare le abitazioni, gli oggetti che usiamo tutti i giorni. Di questo ha voluto discutere il leader per ricordare le origini del Movimento. Non sarebbe stato affrontato il tema grandi opere piuttosto il fardello del momento è l'ecotassa. Il pranzo va in scena proprio mentre ormai è chiaro che ci sarà un restringimento della tassa sulle auto a benzina e tale restringimento porterà alla riduzione del bonus. La tassa riguarderà solo suv e auto di lusso.

Prima invece, come era stato progettato, il malus copriva il bonus, con incassi della tassa stimati in 300 milioni di euro nel 2019 (e di poco superiori negli anni successivi) da destinare agli incentivi per elettriche, ibride o poco inquinanti. Se il governo confermarà di limitare l'aggravio fiscale solo alle auto di grossa cilindrata, potrebbe essere anche costretto a comprimere di pari passo la platea di vetture beneficiarie dello sconto. Secondo l'emendamento approvato a Montecitorio, e poi disconosciuto dalla Lega, il bonus era suddiviso in tre fasce: 1.500 euro per le auto che emettono tra 70 e 90 grammi di CO2 al km, 3.000 euro tra 20 e 70 g/km e 6.000 euro tra 0 e 20 g/km. La tassazione partiva dalle utilitarie a benzina per raggiungere nel tempo emissioni di CO2 pari a zero. Proprio come teorizza Pauli. Ma il Movimento non potendo mettere in pratica questo concetto, riparte dalla teoria.

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