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Cultura

"Il programma di Renzi? Non male, ma non è Angela". L'ex soprintendente al patrimonio fiorentino dà la sufficienza all'ex premier

Nove
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Matteo Renzi ha debuttato in una veste inedita sul Nove. L'ex premier si è cimentato nel ruolo di divulgatore scientifico narrando le meraviglie della sua città, con il programma "Firenze secondo me". A dare un giudizio sulla riuscita del prodotto è stata Cristina Acidini, dal 2006 al 2014 a capo della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale del capoluogo toscano.

"Non si è trasformato in un divulgatore, ma propone un percorso accattivante, non standardizzato", dice Acidini in un'intervista alla Stampa, "Si capisce che le tappe sono segnate da esperienze personali, ricordi, passioni, desideri. Una biografia che passa attraverso la storia politica e dell'arte di Firenze".

L'ex soprintendente, insomma, dà la sufficienza a Renzi, ma rimane un po' scettica sulla forte personalizzazione, che, d'altronde, viene esplicitata sin dal titolo scelto per il programma.

"Renzi è un comunicatore. Certo colpisce che per 90 minuti ci sia una sola voce narrante . Per resistere ci vuole un pubblico attento e motivato. Non è certo un prodotto paragonabile a una puntata di Alberto Angela. È un approccio personalizzato, quasi autobiografico".

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