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Cultura

Le storie e le vittorie della Grande Guerra vedono nuova luce a Roma

Soprintendenza Speciale di Roma
Soprintendenza Speciale di Roma 

Dopo otto mesi di lavori, vedono finalmente nuova luce gli affreschi celebrativi delle vittorie della Grande Guerra, presenti nella Casa Madre dei Mutilati e Invalidi di Guerra a Roma. Il restauro è stato effettuato con la supervisione della Soprintendenza Speciale di Roma, da restauratori specializzati nelle tecniche dell'affresco.

Il lavoro è stato possibile grazie al Bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri per iniziative culturali in occasione del Centenario della Grande Guerra: il progetto di restauro della Casa Madre, classificatosi al secondo posto in tutta Italia (tra oltre 750 progetti presentati), ha ottenuto un finanziamento di 124mila euro, contando anche il contributo messo a disposizione dall'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra.

Soprintendenza Speciale di Roma
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La storia delle opere restaurate è di indubbio fascino, realizzate tra il 1936 e il 1938 dai pittori Antonio Giuseppe Santagata (1888-1985) e Cipriano Efisio Oppo (1891-1962), entrambi combattenti e feriti durante la Grande Guerra, ma anche personalità di spicco del panorama artistico del tempo.

Santagata fu artista poliedrico, oltreché pittore, scultore di bassorilievi, medaglista, illustratore di libri; Oppo affiancò all'attività pittorica un instancabile impegno come organizzatore culturale (merita di essere ricordato il suo ruolo nella nascita della Quadriennale di Roma nel 1927).

Soprintendenza Speciale di Roma
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I due artisti realizzarono su oltre 500 metri quadrati dei muri della Corte delle Vittorie della Casa Madre un grande racconto per immagini. Il ciclo di affreschi, unico nel suo genere, narra la vita in trincea e celebra le vittorie ottenute dall'esercito italiano nelle quattro Battaglie del Piave, di Vittorio Veneto, di Gorizia e della Bainsizza.

La tecnica dell'affresco fu scelta da Santagata e Oppo in modo che l'opera potesse durare nel tempo, proponendo soluzioni e stili della tradizione dal Rinascimento al Barocco. Molte le citazioni presenti, che si fondono con un'iconografia tipica del Novecento. Rispetto ad artisti loro contemporanei, infatti, i due autori del ciclo delle vittorie erano veri e propri "puristi", poiché si rifacevano in tutto e per tutto alle tecniche passate.

Soprintendenza Speciale di Roma
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Un esempio di bellezza artistica che rischiava di andare perduta: prima del restauro, infatti, gli affreschi mostravano ampie zone di intonaco dipinto staccate e di pellicola pittorica indebolita dall'esposizione agli agenti atmosferici.

Il progetto di intervento e i lavori di restauro sono stati realizzati da Lucia Morganti e Valentina White, storiche d'arte e restauratrici specializzate sulle tecniche della pittura murale del Novecento. Le due esperte si sono avvalse dell'utilizzo di moderne tecnologie per il restauro: dati diagnostici sono stati integrati con precedenti ricerche storico-archivistiche per comprendere a pieno la complessità della tecnica esecutiva e le peculiarità del lavoro personale di Santagata e Oppo. Le informazioni raccolte sono state utilizzate per individuare le metodologie d'intervento e i prodotti più appropriati.

Soprintendenza Speciale di Roma
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Insomma, un vero e proprio tesoro artistico riscoperto e restituito alla collettività. Un tesoro che racconta una storia. La nostra Storia.

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