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Esteri

Il Papa ai vescovi Usa, tra pedofilia e denaro. Il caso McCarrick, accusato di abusi e cardinale "delle Cayman"

Pool via Getty Images
Pool via Getty Images 

Un ritiro spirituale di otto giorni è imposto da Francesco ai vescovi americani come "passo necessario" per rispondere "alla crisi di credibilità che voi state sperimentando come Chiesa". Il Papa non ci sta a farsi mettere sulla graticola dalle responsabilità della nuova ondata della crisi della pedofilia negli Usa, a cominciare dalle inchieste del procuratore di alcuni Stati (Pennsylvania, Illinois ...) e dal caso dell'ormai ex cardinale Theodore McCarrick che, dopo essere stato per trent'anni l'esponente più influente della Chiesa americana, potrebbe essere ridotto allo stato laicale entro metà del prossimo mese di febbraio, quando sarà conclusa l'indagine canonica su di lui.

E quindi Francesco chiede ai vescovi americani un cambio di mentalità: non dita puntate, divisioni, scaricabarile, non commissioni d'inchiesta, non procedure degne di una corporation, ma innanzitutto conversione, per rimediare alla crisi degli abusi. E soprattutto alla pratica dell'occultamento dei preti e dei vescovi pedofili.

Nella lettera papale di otto pagine c'è un passaggio esplicito sulla gestione del potere e sul denaro.

Può sembrare strano, ma non lo è se si pensa al ruolo avuto a partire dagli anni '90 da parte di McCarrick, che è stato al centro anche delle accuse di copertura lanciate a Francesco dall'ex nunzio negli Usa, Carlo Maria Viganò.

Pochi sanno o ricordano che l' arcivescovo americano nel lontano 1988, per "superare" gli scandali dello Ior, la cosiddetta banca vaticana, coinvolto a quei tempi nel crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, ebbe l'idea di creare un' istituzione finanziaria "gemella", con base però non in Vaticano, ma negli Stati Uniti, la "Papal Foundation".

McCarrick è rimasto nel Consiglio d'amministrazione della Fondazione, di cui fanno parte tutti i cardinali americani residenti negli Usa, fino alle sue dimissioni avvenute nel giugno 2018, in seguito allo scandalo.

La Fondazione, nel corso dei decenni è divenuta una delle principali fonti di finanziamento della Santa Sede. Tanto che Michelle Boorstein sul Washington Post si è chiesta se "la popolarità di McCarrick" che ha contribuito a proteggere la sua reputazione, fosse dovuta a questa sua grande attività di raccolta fondi.

Passati dodici anni dalla creazione della nuova istituzione finanziaria, McCarrick divenne cardinale di Washington (era Papa Giovanni Paolo II) e, secondo quanto riportato dall'Annuario pontificio del 2001, anche Superiore della "Missio sui iuris "(cioè di diritto speciale) delle isolette di finanza offshore Turks and Caicos, la cui giurisdizione ecclesiastica venne sottratta proprio allora alla Diocesi, fino a quel momento titolare, di Nassau nelle Bahamas, per "conferirla" appunto a McCarrick.

"McCarrick - ha scritto il leader radicale Marco Pannella nella postfazione al libro "Paradiso IOR" pubblicato nella primavera del 2013 - era amico di Marcinkus". Pannella ha sottolineato che anche un altro cardinale americano, di origini polacche, Adam Maida, membro a quei tempi della Commissione di vigilanza sullo Ior, "ottenne" in contemporanea a McCarrick, la "Missio sui iuris" sulle Isole Cayman (sottratte a loro volta alla Diocesi di Kingston in Giamaica)".

Come ricordato dal professor Massimo Faggioli nella sua recensione del libro "Il giorno del giudizio" dedicato al caso McCarrick, scritto dal neo direttore editoriale del Dicastero della Comunicazione vaticana, Andrea Tornielli, McCarrick avrebbe aiutato a convogliare verso il sindacato polacco Solidarnosc ingenti finanziamenti prima della caduta del Muro di Berlino.

Basta questo per dire che McCarrick abbia giocato fino al 2018, il ruolo di successore di Marcinkus?

Sicuramente avevano qualcosa in comune: l'abilità di raccogliere soldi.

Come un terzo personaggio in grande auge negli anni di Wojtyla, il pedofilo seriale fondatore dei Legionari di Cristo, Marcial Maciel, che fu sanzionato solo quando Benedetto XVI divenne Papa. Proprio ieri cardinale João Bráz de Aviz, prefetto della Congregazione degli Istituti di vita consacrata ha rivelato che il Vaticano aveva documentazione sulla sua condotta fin dal 1943, ma che Maciel rimase indisturbato perché protetto da una vera e propria mafia.

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