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Politica

Matteo Salvini ai 5 stelle e alla Chiesa: "Parlate pure, tanto sui migranti decido io"

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Parlate pure, tanto a decidere sono io. Il messaggio di Matteo Salvini, senza troppi giri di parole, arriva forte e chiaro a quanti in queste ore stanno cercando di trovare una soluzione "italiana" anche parziale alla lunga permanenza nel mar Mediterraneo delle navi Sea Watch e Sea Eye, con a bordo 49 migranti. Il vice premier leghista, intervistato dal Messaggero, non si fa intenerire dai 5 stelle che propongono l'accoglienza per donne e bambini, né dalla Chiesa che cerca di far leva sulle coscienze. I porti italiani sono e restano chiusi.

"In Italia non arriva proprio nessuno. Porti chiusi, sbarrati. Giusto che Di Maio parli e che dica il suo pensiero. E va benissimo che parlino pure Fico e Di Battista e che si discuta tra di noi e con il premier Conte, ma in materia di migranti quello che decide sono io".

E quindi non sbarca nessuno.

"Io lavoro per non far partire le donne, i bambini e tutti gli altri dai loro Paesi, e per evitare il rischio che muoiano nel deserto o nel mediterraneo. Non si possono fare concessioni sui principi e il principio è che qui, se non attraverso i corridoi umanitari e in maniera controllata e legale, non entra più nessuno. Questa è la linea e non si cambia".

Salvini difende il Decreto Sicurezza, tanto suo da essere spesso chiamato Decreto Salvini. All'incontro tra i sindaci ribelli e Giuseppe Conte "non parteciperò. Non si può parlare con chi non conosce la materia. Viene tolta l'assistenza sanitaria con questa legge? Ma che bugia! Non è vero proprio. Non si può discutere con chi usa argomenti falsi e ideologici". Il leader della Lega esclude la crisi di governo. Con M5S, dichiara, "è una coabitazione che funziona. E sono contento che sia tornato Di Battista dalla sua vacanza, così ci dà una mano". Probabilmente Alessandro Di Battista non sarà d'accordo sulla parola vacanza, lui che sottolinea spesso in Sudamerica è andato per lavorare ai suoi reportage.

"Ognuno dice la sua ma intanto facciamo tante cose insieme, e più di quelli che ci hanno preceduto. Non c'è niente di male ad avere qualche opinione diversa, questa è la politica. Non siamo mica in Unione sovietica. Da solo - osserva Salvini - non sarei riuscito a fare quello che stiamo facendo insieme ai 5 Stelle".

Altre parole chiare. I 5 stelle non pensino di non prendersi le loro responsabilità sulle decisioni collegiali. Quello che sta facendo il Governo, anche in materia di immigrazione, "lo stiamo facendo insieme".

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