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Economia

Matteo Salvini contro la Bce "a gamba tesa" sulle banche: "Danni da 15 miliardi all'Italia"

ASSOCIATED PRESS
ASSOCIATED PRESS 

Ogni banca avrà una propria "deadline" temporale, ma per tutti gli istituti europei l'aspettativa della Bce è la stessa: secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, gli istituti sono chiamati ad aumentare le coperture fino a svalutare integralmente lo stock di crediti deteriorati in un arco pluriennale predefinito, orizzonte che mediamente si aggirerà attorno al 2026. Questa l'indicazione che la Vigilanza bancaria ha inserito in ogni lettera Srep inviata a dicembre alle banche italiane. La notizia sta pesando sulle banche a Piazza Affari e scatena la reazione di Matteo Salvini, che parla di "atteggiamento prevaricatore" della Bce, che può creare danni per 15 miliardi di euro all'Italia.

Le banche sono di nuovo sotto pressione a Milano, con pesanti ribassi che colpiscono soprattutto Mps, ma coinvolgono tutti gli istituti. Mediobanca stima un conto da 15 miliardi di euro per il sistema bancario italiano dalla 'stretta' della Bce sui crediti deteriorati nel caso in cui la richiesta fatta a Mps di azzerare il valore dei crediti dubbi entro il 2026 fosse stata rivolta anche al resto del sistema bancario. Una ipotesi che incontra però lo scetticismo dei principali broker. Intesa Sanpaolo e Ubi Banca fanno sapere che non c'è un impatto significativo sui loro conti e sui target dalle richieste della Bce.

La Bce fa trapelare che nelle lettere alle banche sta applicando l'approccio seguito finora e annunciato pubblicamente l'11 luglio 2018. Allora si specificava che "in base a questo approccio la Vigilanza si sarebbe impegnata ulteriormente con ciascuna banca nel definire le sue aspettative di Vigilanza" specifiche per ciascun istituto, "basate su parametri di riferimento di banche confrontabili e guidate dagli attuali livelli di Npl e dalle principali caratteristiche finanziarie".

L'intervento della Bce viene pesantemente e apertamente criticato da Matteo Salvini, che parla di "nuovo attacco della vigilanza Bce al sistema bancario italiano e a Mps", che "dimostra ancora una volta che l'Unione Bancaria, voluta dalla Ue e votata dal Pd, non solo non ha reso più stabile il nostro sistema finanziario ma causa instabilità, colpendo i risparmi dei cittadini e un sistema bancario come quello italiano che aveva retto meglio di tutti alla grande crisi finanziaria del 2008". Il vicepremier e ministro dell'Interno parla di "atteggiamento prevaricatore della Bce", che "può creare un danno all'Italia da 15 miliardi". Ma non solo. "L'atteggiamento prevaricatore della Bce, che scavalca aggravandole le recenti decisioni della Commissione - aggiunge Salvini - pone anche un altro tema fondamentale: può un'istituzione non politica prendere con leggerezza decisioni che influiscono profondamente sulla vita e i risparmi dei cittadini?" Secondo Salvini "indipendenza non vuol dire irresponsabilità. Occorre quindi una trasparenza assoluta sulle decisioni della Bce, come è stato recentemente ribadito dalla stessa Corte dei Conti europea, che lamenta di non essere messa dalla Bce in condizione di controllare i motivi di decisioni così rilevanti per i portafogli dei risparmiatori. Questa trasparenza è necessaria per scacciare il dubbio che la Bce faccia un uso politico dei poteri che le sono attribuiti".

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