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Politica

Strage migranti, la sola pietà di Mattarella e Conte

ASSOCIATED PRESS
ASSOCIATED PRESS 

"Essere europei è, oggi, parte ineliminabile delle nostre stesse identità nazionali". Sergio Mattarella parla in Eurovisione da Matera, città capitale europea della cultura 2019. Un altro messaggio europeista, quello del Presidente, a poche ore dalla nota di oggi in cui il capo dello Stato ha espresso "dolore" per le ennesime morti di migranti nel Mediterraneo. "Nel Mediterraneo si giocheranno partite decisive per il suo destino e per quello del pianeta", aggiunge da Matera, nel suo discorso per l'inaugurazione di questo anno culturale che promette molto ad una piccola città del sud Italia, alla frontiera sud dell'Europa.

Di fronte a Mattarella, tra il pubblico e sulle scalinate degli antichi rioni, scintillano i 'tamburelli luminosi', impreziositi da lucine blu, scelti da scenografia di questa serata, si incastonano nel tufo dando proprio l'idea della bandiera con le stellette dell'Unione Europea. Di certo, cornice più europeista di questa Mattarella non poteva avere per lanciare il suo messaggio sull'immigrazione e sulla necessità di difendere l'Unione dai sovranisti.

Lo fa con la consueta delicatezza, senza attacchi frontali. Ma il messaggio è chiaro. Mattarella mette insieme la nuova avventura di una città come Matera, "città che ha tenuto insieme una struggente bellezza e condizioni di povertà estrema", con tutto quello che il titolo di capitale europea della cultura può significare proprio nell'anno di elezioni europee di carattere storico e forse inedito. Matera "ha dimostrato di saper ripensare le sue origini e dare loro nuovo valore", dice Mattarella. "Può aiutarci ad aprire le porte a un domani migliore". "Dal programma di Matera, dalle sue iniziative, dall'ospitalità che darà ai tanti concittadini europei che la visiteranno, dal confronto che riuscirà ad animare, verrà una spinta allo sviluppo, una iniezione di futuro".

Poi Mattarella ricorda che "con Matera festeggiamo, oggi, anche Plovdiv, la città della Bulgaria che condivide questo ambito primato nel 2019. Come è scritto nell'Agenda europea per la cultura, il proposito è quello di 'sfruttare il potere della cultura per la coesione sociale e il benessere'. In linea con questa indicazione, abbiamo il dovere - continua il capo dello Stato - di 'sostenere la creatività', le 'relazioni culturali internazionali' e di investire sul potenziamento di quella rete di conoscenza e di formazione, di innovazione e di lavoro, che sola può offrire al Continente un destino all'altezza dell'attesa dei i suoi popoli. A cominciare dalle generazioni più giovani, che meglio di altri sanno come il profilo europeo sia essenziale alla loro identità".

In piazza tra le autorità c'è anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che pure si dice "scioccato" per la nuova tragedia nel Mediterraneo. "Siamo più convinti di prima - aggiunge il presidente del Consiglio nelle dichiarazioni ai giornalisti a Matera - nel contrastare i trafficanti".

Ma la linea di Mattarella sottolinea una diversità rispetto alla narrazione di un azionista di maggioranza del governo gialloverde come Matteo Salvini. E mette in risalto il silenzio con cui anche queste morti nel Mediterraneo sono state accolte da Bruxelles.

A Matera, Mattarella conclude la serata di festa presentata da Gigi Proietti, con il musicista Stefano Bollani e l'attore Rocco Papaleo. Anche da loro arrivano messaggi europeisti. "Speriamo che questa città del Sud e capitale europea della cultura faccia sentire una piccola voce che possa arrivare anche ai leader europei. Tutti sono preoccupati della globalizzazione. Io direi che funzionerebbe ancora di più se si partisse dalla globalizzazione delle culture. Forse così si potrà avere un'Europa diversa e nuova", dice Proietti.

A Matera suona l'inno alla Gioia, più volte messo in musica in questa giornata dalle 14 bande musicali arrivate da tutta Europa per festeggiare. Sui Sassi ha smesso di piovere, i fuochi d'artificio possono partire. La festa continua in centro per stanotte, con un migliaio di manifestazioni per tutto quest'anno. Una sfida europea in un anno che più delicato di così per l'Unione non poteva capitare.

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