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Politica

"Sulla Sea Watch migranti ammassati e al freddo. Fateli sbarcare tutti", l'appello dell'ong

Migranti, Sea Watch: "Persone ammassate e al freddo. Fate sbarcare tutti"

"Le persone sono tutte ammassate e al freddo. Sono in 69 su una nave che può trasportarne 22. Molte di loro si svegliano di notte per via degli incubi perché questa condizione ricorda loro quella di prigionia vissuta in Libia. Noi chiediamo lo sbarco di tutte le persone a bordo di Sea Watch", è l'appello di Giorgia Linardi, portavoce per l'Italia della Ong Sea Watch. "Lo sbarco di una parte di esse costituisce un'azione traumatica - continua Linardi - ieri è stato rifiutato l'ingresso di Sea Watch al porto. Il diniego immotivato rappresenta un potenziale reato. Specialmente se si tratta di una nave con difficoltà oggettive. Ma soprattutto si tratta di persone vulnerabili che stiamo tenendo in ostaggio a un miglio dalla costa".

Salvini non cambia idea: "Valutiamo di denunciare Sea Watch per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina"

La nave con 47 migranti a bordo da otto giorni, è a un miglio dalla costa di Siracusa. Matteo Salvini non cambia idea e annuncia che sta valutando di denunciare Sea Watch: "Ci stiamo lavorando, stiamo valutando nelle prossime ore il fatto che si possa salire a bordo per acquisire tutti gli elementi utili per indagare per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina le persone che aiutano nei fatti gli scafisti". Poi la stoccata all'Ue: "Se aspettiamo Bruxelles fra sei anni siamo ancora qua. Faccio solo presente questa coincidenza che da quando abbiamo bloccato l'ingresso in Italia non è partito più un solo barcone dalla Libia. Ormai è evidente che fino a quando si fanno sbarcare e si aiutano scafisti, amici degli scafisti, partenze ci sono e morti ci sono. Quando si bloccano gli sbarchi non parte più nessuno. Quindi mi sembra evidente da che parte stiano i buoni e da che parte stiano gli schiavisti".

Siracusa è pronta all'accoglienza. Ai balconi appesi lenzuoli con la scritta "fateli sbarcare"

Mentre governo non cede, i cittadini di Siracusa sono pronti all'accoglienza. Ai balconi del corso principale della città siciliana sono stati appesi lenzuoli con la scritta "Fateli sbarcare". Il segretario della Cei, intanto, ha dato la disponibilità ad accogliere i minori che sono a bordo, attraverso la Caritas: "Pur condividendo che la risposta a un fenomeno così globale come quello migratorio chiama in causa tutti i Paesi europei, il dramma che si consuma davanti alle nostre coste non può lasciarci in silenzio", ha detto Stefano Russo. Anche la Comunità Papa Giovanni XXIII è pronta a ospitare i minori. Lo conferma all'Agi il presidente della Comunità Paolo Ramonda: "Abbiamo comunicato alle autorità la nostra disponibilità - spiega - e aspettiamo una risposta".

VIDEO - Sea Watch, sui balconi di Siracusa spuntano lenzuoli bianchi: "Fateli sbarcare"

L'appello a garantire un porto sicuro ai 47 migranti arriva anche dalle Agenzie Onu che definiscono "urgente" garantire lo sbarco. Lo affermano in un comunicato congiunto l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim), l'Alto Commissariato della Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) e l'Unicef.

Sulla questione dei minori interviene anche il Garante per l'infanzia di Palermo, Pasquale D'Andrea: "Lasciare i ragazzini in mare è un'aberrazione, una punizione disumana. In ogni caso se i minori si trovano in acque territoriali italiane vanno fatti scendere. Non ci sono alternative. Lo prevede la legge e ogni disposizione contraria è una violazione delle norme. La legge 176 del 1991, che è la ratifica della Convenzione sui diritti del fanciullo, parla chiaro: i ragazzi vanno protetti e il ministro non può dire 'hanno 17 anni e sei mesi' perché in base a quanto previsto dalla Convenzione i bambini sono tali da 0 a 18 anni", ha detto all'AdnKronos.

VIDEO - Sea Watch, il sindaco di Siracusa: ''Nessun ministero si è fatto sentire''

Sea Watch, il sindaco di Siracusa: "Nessun ministero si è fatto sentire"

L'appello social: #facciamoliscendere

Sui social è partita la campagna #facciamoliscendere. A diffonderla associazione e organizzazioni che, il giorno dopo la richiesta della procura dei minori di Catania di far sbarcare i minorenni che sono a bordo, chiedono che le 47 persone che si trovano sull'imbarcazione siano accolte. I promotori dell'iniziativa hanno organizzato per oggi alle 11.30 un presidio sulla costa della Baia di Siracusa. Dal sindaco della città l'appello: "Non si può fare una guerra sulla pelle di disperati. Il Comune e l'arcidiocesi sono pronti a fare la loro parte per accoglierli".

Tra i partecipanti anche ActionAid, presente con staff e attivisti a Siracusa. "Accogliamo con molto favore la richiesta della Procura dei minori di Catania di far sbarcare i minori - sottolinea in una nota ActionAid - tuttavia evidenziamo il pericolo di questa opzione politica che si è configurata in altre vicende: crediamo infatti che tutte le persone migranti, inclusi gli uomini adulti debbano avere tutele e accesso ai diritti. Per questo ActionAid chiede che tutte le persone a bordo della Sea Watch vengano immediatamente fatte sbarcare".

Ieri i ministri Salvini e Toninelli avevano chiesto che fosse l'Olanda a farsi carico dell'accoglienza, dal momento che la Sea Watch batte bandiera olandese. La proposta è stata rispedita al mittente: "I Paesi Bassi sono a favore di una soluzione strutturale tramite la quale, immediatamente in seguito allo sbarco, venga fatta distinzione tra coloro che hanno diritto alla protezione internazionale e coloro che non hanno questo diritto. Coloro i quali non dovessero avere diritto alla protezione internazionale, dovranno essere rifiutati e rispediti indietro immediatamente dopo l'arrivo alla frontiera esterna europea", ha detto il ministro dell'Immigrazione olandese, Mark Harbers, al 'Corriere della Sera'. "I Paesi Bassi, in quanto stato di bandiera - ha chiarito - non sono neppure obbligati" a partecipare alla ricerca di una soluzione. È compito del capitano della Sea Watch 3 trovare un porto sicuro nelle vicinanze per sbarcare i 47 migranti da lui presi a bordo".

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