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Politica

"Ricostruire una sinistra riconoscibile". Colloquio con Pier Luigi Bersani e Roberto Speranza

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Se non sono pensatoi, sono laboratori, più spesso cantieri. In questo caso il simbolo scelto da Articolo Uno-Mdp è la scritta Ricostruzione, con la "o" a forma di cuore e dentro una piccola chiocciola. E' la nebulosa uscita dall'orbita del Pd, ex dem con una aggiunta di eco-socialismo verde. Sfilacciati, divisi, per lo più in ordine sparso. ma qualcosa insomma sul pianeta Marte, ultimo domicilio conosciuto della Sinistra, si muove. C'è vita. La "nuova cosa", appunto, tutta da realizzare, però. Ed è appunto il tema di cui si è a parlato al Centro Congressi di via dei Frentani, a Roma, per avviare la fase cosiddetta pre-congressuale. Non c'è Massimo D'Alema, assente giustificato, non c'è Rossella Murani (Legambiente), né il governatore toscano Enrico Rossi. In compenso fra presidenza e platea sfilano Vincenzo Visco, Davide Zoggia, Arturo Scotto, Stefano Fassina, Nico Stumpo, Federico Fornaro, Pier Luigi Bersani e Roberto Speranza.

Dai forum sui temi cruciali usciranno le proposte di programma in vista dell'Assemblea nazionale che si terrà il 6 e il 7 aprile. Il clou di questa prima fase è previsto per la seconda giornata dei lavori, ma qualcosa Pier Luigi Bersani lasciando la sua poltroncina in sesta fila anticipa. "Ricostruire per noi vuol dire rilanciare i temi che sono da sempre la radice della sinistra, a cominciare dal lavoro, vuol dire ridisegnare un quadro politico che costituisca un'alternativa", Cioè, praticamente? "Penso allo schema che ha portato in Abruzzo alla candidatura di Giovanni Legnini, progressisti e civici insieme". Alle Europee seguendo il modello Abruzzo? "I modelli non mi sono mai piaciuti, diciamo che abbiamo come riferimento Podemos e Syriza, uno schema logico, una sinistra che sia riconoscibile". E il Pd? " Il Pd deve decidere e bisognerà vedere quello che emergerà nelle prossime scadenze. Certo è che con la convergenza tra progressisti e civici la sinistra in Abruzzo si è ripresa il suo. Se Zingaretti vince, come mi auguro, e si convince che serve un cambio di passo..."

Articolo Uno
Articolo Uno 

UNITÀ E CAMBIAMENTO

Tanto per dirne una domani al Centro congressi ci sarà proprio Giovanni Legnini. E verranno indicate le parole chiave. La prima battaglia sarà contro l'autonomia differenziata, "perché così – tuona Speranza - si spacca il Paese, ci saranno cittadini con servizi straordinari e cittadini senza servizi. E' bene fermarsi".

Da oggi è partito intanto il tesseramento. Alla piccola galassia fuoruscita da Pd si è aggiunta la minoranza di Possibile legata a Davide Tozzo. La giornata di domani si chiuderà con l'intervento di Roberto Speranza. E sarà un intervento/appello all'unità e al cambiamento. "Sono due parole che possono convivere – continua il deputato di Leu, ex capogruppo dem alla Camera nella passata legislatura – se il non è detto è che non esiste più una destra e una sinistra ma solo uno scontro tra europeisti e barbarie noi non ci stiamo. Servono dei paletti. Noi proponiamo a chi ci vuole stare una lista unitaria socialista ed ecologista. Una lista larga con una piattaforma che parta dalla manifestazione sindacale dello scorso 9 febbraio". Se Zingaretti prevarrà alle primarie il raggio di azione si restringerà molto. Non crede? "Se ci sarà una segreteria dem che anziché rivendicare il passato guarderà al cambiamento penso sarà una bene, si aprirà uno scenario interessante. Ma noi non abbiamo nessuna intenzione di ritornare indietro. Il Pd per noi è finito, ha esaurito la sua funzione storica".

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