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Esteri

Spretato Theodore McCarrick, il cardinale che sussurrava ai presidenti Usa, a Giulio Andreotti e ai cinesi

ASSOCIATED PRESS
ASSOCIATED PRESS 

Non era mai successo prima nella storia bimillenaria della Chiesa Cattolica. Non era mai accaduto una cosa simile. Mai un cardinale era stato spretato. La decisione di Papa Francesco è definitiva, irrevocabile, dal momento che il ricorso di Theodore McCarrick è stato respinto dalla Congregazione per la dottrina della Fede il 13 febbraio e la decisione approvata dal papa è stata notificata all'interessato ieri.

La storia ricorda due cardinali che hanno perso, seppure per motivi diversi, il loro titolo cardinalizio: il francese Louis Billot nel 1927, e appunto Theodore Edgar McCarrick. La decisione pontificia è arrivata alla fine del processo all'arcivescovo emerito di Washington per abusi sessuali su persone minorenni e maggiorenni commessi decenni fa. Con l'aggravante dell'uso della confessione per commettere questi crimini e dell'abuso di potere nei confronti dei seminaristi abusati portati a dormire con lui, in una casa al mare della diocesi.

Il caso era esploso in maniera ancora più virulenta alla fine di agosto dello scorso anno, dopo che l'ex nunzio negli Stati Uniti, l'arcivescovo Carlo Maria Viganò aveva accusato lo stesso papa Francesco di aver "alleggerito" la sanzione che Benedetto XVI aveva comminato, sia pur in modo non pubblico, a McCarrick, visto che da tempo era andato in pensione, ossia il ritiro a una vita di preghiera.

Finisce così nella polvere la storia di uno dei più potenti cardinali del dopoguerra, e non solo negli Usa. Il cardinale di Washington si potrebbe dire era l'uomo che "sussurrava" ai presidenti degli Stati Uniti e a importanti uomini di governo stranieri. Noto ad esempio il suo legame in Italia con Giulio Andreotti, fino in Cina (dove era regolarmente ospitato in alcuni seminari).

McCarrick, nominato arcivescovo di Washington nel 2000 da Giovanni Paolo II, del resto ha giocato anche un ruolo cruciale nelle finanze della Santa Sede e forse a motivo di questo ha ottenuto per decenni un'ampia copertura alla sua condotta.

L'ex Nunzio Viganò ottiene una 'vittoria' morale postuma, anche se Francesco ha dato un chiaro segnale di non voler accettare sospetti generalizzati quali quelli che riguardavano uno dei presunti 'protetti' di McCarrick, l'attuale Prefetto del Dicastero della famiglia, cardinale Joseph Farrell che nei giorni scorsi è stato nominato da Francesco Camerlengo di Santa Romana Chiesa.

La Santa Sede, lo scorso 6 ottobre, attraverso un Comunicato aveva reso noto di come era venuta a conoscenza del caso. "Nel settembre 2017, l'Arcidiocesi di New York ha segnalato alla Santa Sede che un uomo accusava l'allora Cardinale McCarrick di aver abusato di lui negli anni Settanta. Il Santo Padre ha disposto in merito un'indagine previa approfondita, che è stata svolta dall'Arcidiocesi di New York e alla conclusione della quale la relativa documentazione è stata trasmessa alla Congregazione per la Dottrina della Fede". Nel frattempo - proseguiva la Nota vaticana di quattro mesi fa - poiché nel corso dell'indagine sono emersi gravi indizi, il Santo Padre ha accettato le dimissioni dell''Arcivescovo McCarrick dal Collegio cardinalizio, ordinandogli la proibizione dell'esercizio del ministero pubblico e l'obbligo di condurre una vita di preghiera e di penitenza".

Il Comunicato sottolineava altre considerazioni importanti:

- "La Santa Sede non mancherà, a tempo debito, di rendere note le conclusioni del caso che coinvolge l'Arcivescovo McCarrick. Anche in riferimento ad altre accuse portate contro l'ecclesiastico, il Santo Padre ha disposto di integrare le informazioni raccolte tramite l'investigazione previa con un ulteriore accurato studio dell'intera documentazione presente negli Archivi dei Dicasteri e Uffici della Santa Sede riguardanti l'allora Cardinale McCarrick, allo scopo di appurare tutti i fatti rilevanti, situandoli nel loro contesto storico e valutandoli con obiettività". "La Santa Sede è consapevole che dall'esame dei fatti e delle circostanze potrebbero emergere delle scelte che non sarebbero coerenti con l'approccio odierno a tali questioni. Tuttavia, come ha detto Papa Francesco, "seguiremo la strada della verità, ovunque possa portarci" (Philadelphia, 27 settembre 2015). Sia gli abusi sia la loro copertura non possono essere più tollerati e un diverso trattamento per i Vescovi che li hanno commessi o li hanno coperti rappresenta infatti una forma di clericalismo mai più accettabile".

Intanto, la settimana prossima inizia la Conferenza mondiale dei capi delle Conferenze episcopali sulle linee guida per sradicare una volta per tutte la piaga della pedofilia clericale ed in contemporanea esce il libro-inchiesta "Sodoma", sull'omosessualità di preti, vescovi, nunzi e cardinali in Vaticano.

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