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Cronaca

Papa Francesco apre il summit sulla pedofilia: "Serve una purificazione, non bastano semplici e scontate condanne"

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"Il popolo di Dio ci guarda e attende da noi non semplici e scontate condanne, ma misure concrete ed efficaci da predisporre". Papa Francesco apre la delicatissima quattro giorni di summit in Vaticano, richiesta da lui stesso per arginare la piaga della pedofilia nella Chiesa chiedendo una "purificazione".

Partecipano all'Incontro su "La protezione dei minori nella Chiesa" i presidenti delle Conferenze Episcopali della Chiesa Cattolica, i capi delle Chiese Orientali Cattoliche, i rappresentanti dell'Unione dei Superiori Generali e dell'Unione Internazionale delle Superiore Generali, membri della Curia Romana e del Consiglio di Cardinali.

"Grava sul nostro incontro - ha detto il Pontefice - il peso della responsabilità pastorale ed ecclesiale che ci obbliga a discutere insieme, in maniera sinodale, sincera e approfondita su come affrontare questo male che affligge la Chiesa e l'umanità. Il santo Popolo di Dio ci guarda e attende da noi non semplici e scontate condanne, ma misure concrete ed efficaci da predisporre. Ci vuole concretezza". E ancora: "Chiedo allo Spirito Santo di sostenerci in questi giorni e di aiutarci a trasformare questo male in un'opportunità di consapevolezza e di purificazione. La Vergine Maria ci illumini per cercare di curare le gravi ferite che lo scandalo della pedofilia ha causato sia nei piccoli sia nei credenti", ha aggiunto il Pontefice, invitando ad "ascoltare il grido dei piccoli che chiedono giustizia".

Sul tema della pedofilia e delle denunce degli abusi sui minori parla al Quotidiano Nazionale il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, affermando che "sarà decisiva la prossima assemblea della Cei a maggio. Non escludo che, la dove l'accusa si riveli verosimile, si affermi un dovere di denuncia. A maggior ragione questo si impone quando c'è un pericolo fondato di reiterazione dell'abuso. La tutela della cura dei minori deve costituire il criterio prioritario, anche quando esige scelte sofferte"... "Vogliamo davvero che i nostri siano ambienti sani per tutti, a partire dalle giovani generazioni, che hanno il diritto di essere protette e di essere accolte in condizioni che favoriscano una crescita armonica".

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