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Politica

Per Matteo Salvini le insidie vengono dal nord. Roberto Maroni: "Serve un nuovo partito"

Roberto Serra - Iguana Press via Getty Images
Roberto Serra - Iguana Press via Getty Images 

Il Capitano fatica a gestire la barca investita dai venti del nord. Le insidie per la Lega di Matteo Salvini vengono proprio dalle terre di origine, quel Nord Italia che ora chiede al Governo gialloverde degli atti concreti. Luca Zaia in pressing sulle autonomie regionali, Roberto Maroni portavoce di uno scontento settentrionale che potrebbe preludere perfino alla nascita di un nuovo partito.

Al Corriere della Sera il governatore del Veneto Luca Zaia ribadisce quando decisiva sia la partita delle autonomie regionali anche per la salute del Governo.

"C'è un dato oggettivo, anche se forse qualcuno non se ne è accorto. L'autonomia non riguarda più soltanto le solite regioni del Nord. Riguarda quasi tutte. A oggi hanno già chiesto o hanno annunciato la richiesta già quasi tutte le Regioni italiane. Che io sappia, soltanto Puglia, Basilicata e Calabria sono fuori da questo grande percorso. Dunque, io non so chi possa andare in giro per l'Italia a fare campagna elettorale ignorando questo tema"... "L'autonomia non è una battaglia contro qualcuno, è la battaglia per quella virtuosità che consente a tutti di andare a stare meglio".

Zaia spiega di aver trovato in Giuseppe Conte un interlocutore "assolutamente disponibile a ragionare", mentre il Parlamento è "giustissimo che ne discuta", ma "temo sia impraticabile l'idea che le Aule possano riscrivere l'intesa, qualsiasi costituzionalista può dirlo: in sostanza, non si può scrivere un patto stipulato tra Regioni e premier".

Per Roberto Maroni, intervistato dalla Repubblica, c'è un problema Nord dentro la Lega di Matteo Salvini. Con il centrodestra tradizionale ormai finito, con il futuro della coalizione spostato sull'asse sovranista, ora serve un partito del Nord che affianchi la Lega nazionale.

"Il mio auspicio è che l'avanzata della Lega serva a rafforzare le risposte necessarie per la questione settentrionale e non il contrario" ... "Non ha più senso parlare di centrodestra, con un'area moderata e una populista. Esiste solo un'area sovranista e al suo interno c'è spazio per una componente centralista e un'altra autonomista".

Un nuovo partito, in altre parole.

"Sì, il punto è che l'Italia degli 8 mila comuni e delle diversità ne ha bisogno. Si può essere sovranisti e insieme autonomisti e a oggi quest'area non ha un reale interlocutore"... "La Lega è il partito egemone. Ma i ceti produttivi sono presenti soprattutto al Nord e hanno bisogno di una rappresentanza particolare, fatta di concretezza e coraggio"

Maroni si dice pronto a farsi promotore "come osservatore, senza incarichi e senza ruoli" di questa nuova formazione e non fa nomi, anche se il pensiero corre a Giovanni Toti. Non crede a un ritorno in auge di Silvio Berlusconi, perché "i moderati sono in via di estinzione" e riafferma il concetto: "Non serve più Forza Italia, serve un Forza Nord".

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