Scegli di capire.

Gedi Smile Abbonati
Inserti
Ancora su HuffPost
Guest
Tutte le sezioni

GEDI Digital S.r.l. - Via Ernesto Lugaro 15, 10126 Torino - Partita IVA 06979891006

Politica

Intervista al sottosegretario M5s Stefano Buffagni: "Sulla via della seta è la Lega a spaccarsi"

AGI
AGI 

"Sulla via della Seta è la Lega a spaccarsi". È netto Stefano Buffagni, sottosegretario del Movimento 5 stelle e tra gli uomini che gestiscono i dossier più delicati in mano a Luigi Di Maio. Perché, all'improvviso, Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti stanno provano a disfare la tela tessuta in questi mesi tra Roma e Pechino. E, a una settimana dall'accordo, a mettere in dubbio le ripercussioni che potrebbe avere sulla collocazione internazionale dell'Italia. "È stato un loro sottosegretario, Geraci, a essere tra gli attori principali dell'intesa - spiega Buffagni - Possibile che non abbia informato i vertici di quel che si stava scrivendo? Capiscano che è nell'interesse Italia, e che spinge le nostre eccellenze nel mercato asiatico".

Come si spiega questa inversione a U?

Non ne ho proprio idea, questo bisogna chiederlo a loro. Anche perché quel che sorprende è soprattutto la spaccatura al loro interno. Chiunque abbia la pazienza di leggere l'accordo potrà benissimo constatare che non ha nulla a che vedere con accordi di natura politica.

Dunque cosa chiedete al vostro alleato?

La nostra posizione è chiara: noi stiamo con le imprese, con le possibilità di sviluppo che si creano con accordi del genere, loro è meglio che si mettano d'accordo. Stiamo parlando di un mercato in espansione da più di un iliardo di potenziali clienti. Questa intesa servirà proprio a spingere il made in Italy e le nostre eccellenze nel mercato euroasiatico.

Alcuni analisti sostengono che dietro la svolta ci sia un ruolo degli Stati Uniti, e che Salvini stia flirtando con Trump, per accreditarsi presso l'amministrazione di Washington.

Non ho idea se flirtano e con chi lo fanno, non sono geloso. Quello che va capito chiaramente è che non siamo in presenza di una colonizzazione dell'Italia da parte di nessuno. A noi servono canali verso mercati in espansione, e questo è uno di quelli. Un percorso chiaro, per una presenza strategica dell'Italia in quello scacchiere e in stretto rapporto europa.

Giancarlo Giorgetti mette in guardia da possibili "interferenze strategiche" nella collocazione internazionale dell'Italia.

Giorgetti può stare tranquillo, l'accordo è di una linearità palese, non c'è nulla di nascosto e la collocazione atlantica del nostro paese non è messa in discussione. Sono loro a essere ondivaghi. Fa sorridere che Lega sia spaccata, anche perché è stato un loro sottosegretario, Geraci, a essere tra gli attori principali dell'intesa. Possibile che non abbia informato i vertici di quel che si stava scrivendo? Capiscano che è nell'interesse Italia.

Vede un'azione di disturbo dopo la vicenda Tav? Il Carroccio sia sulla via della Seta sia sulle autonomia ha ricominciato ad alzare il tiro.

Voglio uscire dalla dinamica di vittoria e sconfitta. Prendiamo l'autonomia: è nel contratto governo. Ma le cose vanno fatte bene non a titoli con superficialità di annunci e poca sostanza. E deve essere chiaro che sarà parlamento a decidere sul tema. La Costituzione ci dà dei margini di movimento, e noi siamo i primi a volerla fare. Cercano di addossare non so che colpe a noi, ci dicono che la vogliamo bloccare. Ma prendiamo le criticità su fronte istruzione: non possiamo ledere l'interesse nostri cittadini del futuro.

Vale la stessa cosa per la via della Seta? Non è una ripicca?

Senta, io non mi metto a guardare la loro agenda dei temi. Rispetto quello che dicono, l'ho letto con attenzione. Ma proprio perché l'ho letto gli rispondo che non c'è nulla di quello che dicono messo in discussione da questo accordo. Parlino con le imprese del nord e sentano gli imprenditori, magari ascoltino anche Fedriga e Toti. Si accorgeranno che questa frenata è un errore.

L'accordo rischia di saltare?

Mi auguro che non salti, il buon senso prevarrà. La lega si accorgerà che stiamo parlando di un'occasione di sviluppo per il nostro paese

Ma che credibilità offre internazionalmente questo governo, se mette in continuazione in discussione accordi internazionali?

La dialettica politica in una repubblica parlamentare è normale. Anche i cinesi impareranno a conoscerla. Ma la serietà sta nel fissare impegni chiari, prima, e nel portarli avanti, poi. Questo è quello che il Movimento 5 stelle sta facendo.

I commenti dei lettori
Suggerisci una correzione