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Esteri

Nessun legame tra l'attentatore di Utrecht e le vittime, riemerge la pista terrorismo

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Non vi è "nessun legame diretto" tra Gokmen Tanis, sospetto principale della sparatoria di Utrecht, e le sue vittime, a rivelarlo è la polizia della città olandese. Riemerge quindi la pista terrorismo, prima ipotesi di movente, avvalorata da una lettera in arabo ritrovata nell'auto del killer dalle autorità di cui non sono ancora stati diffusi i contenuti. Secondo una testimonianza riportata dal Algemeen Dagblad, quotidiano locale, il biglietto nella Clio rossa che la polizia ritiene essere quella usata dall'autore per fuggire, avrebbe "la parola Allah scritta a caratteri cubitali". La testimone racconta di aver segnalato lei stessa ieri la presenza dell'auto alla polizia.

Nella sparatoria sono morte tre persone e altrettante sono rimaste gravemente ferite. La polizia olandese ha roso noti i dettagli ma non le identità. Le tre vittime sono una donna di 19 anni di Vianen e due uomini di 28 e 49 anni di Utrecht. Feriti una donna di 20 anni di Utrecht, un'altra di 21 di Nieuwegein e un uomo di 74 anni di De Meern.

Spari a Utrecht, la testimonianza: "Attacco in uno dei quartieri più poveri della città"

Oggi la polizia interrogherà le tre persone arrestate per l'attacco. Tanis, 37enne di origini turche, è stato arrestato poco dopo il fratello minore, conosciuto dai servizi segreti olandesi per le sue idee estremiste. Non è stata diffusa invece l'identità del terzo fermo. Alcune fonti di polizia rivelano che Tanis ha almeno 9 precedenti penali per "reati comuni" dal 2012. Il fratello, in contatto con movimenti salafiti, ha combattuto in Cecenia con un gruppo jihadista. Mark Rutte, premier olandese, ha convocato una riunione di governo.

Il corpo di una vittima sotto al tram di Utrecht

La carriera criminale di Tanis è stata ricostruita dal sito della tv olandese Nos. Fu arrestato per la prima volta nel febbraio 2012, dopo una rapina a Best, una cittadina nel sud dell'Olanda. L'anno dopo, a dicembre, fu invece fermato per un tentato omicidio. A maggio 2014 fu nuovamente arrestato dopo una sparatoria in un appartamento nel quartiere di Kanaleneiland a Utrecht. Lo stesso anno, a ottobre, minacciò un agente e a novembre fu fermato per guida in stato di ebbrezza. Passati pochi mesi, nel 2015 fu ancora fermato per aver distrutto una vetrina a Utrecht. A luglio 2017, invece, causò dei danni in una stazione di polizia. E infine, poco dopo, avrebbe commesso una violenza sessuale per la quale due settimane fa sarebbe comparso davanti ai giudici in Tribunale.

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