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Esteri

Conte: "Libia, con la guerra rischio di crisi umanitaria e nuove migrazioni"

FILIPPO MONTEFORTE via Getty Images
FILIPPO MONTEFORTE via Getty Images 

"Mi è stata consegnata una lettera personale del generale Haftar, a conferma della fiducia che ha nei miei confronti. Io ho chiesto ai suoi emissari aggiornamenti sulla situazione sul terreno. Loro affermano di voler liberare il Paese dalle formazioni terroristiche e operare una unificazione delle forze armate e di sicurezza. Io ho ribadito la mia ferma opposizione a una deriva militare che farebbe ulteriormente soffrire la popolazione civile già provata". Lo fa sapere il premier Giuseppe Conte, in un'intervista al Fatto Quotidiano.

"Ho ribadito - aggiunge Conte - la mia disponibilità a mantenere aperto ogni tipo di dialogo utile a pervenire a una soluzione politica. Quello libico è un dossier strategico per l'Italia e io l'ho seguito personalmente per assicurare che le iniziative assunte sui vari fronti si inquadrassero in una strategia ben precisa".

Secondo il premier "c'è il serio rischio che si sviluppi una crisi umanitaria che finirebbe per sfinire una popolazione già provata da otto anni di instabilità. In caso di conflitto armato, potrebbero interrompersi le rotte libiche interne di migranti provenienti da altri Paesi, in particolare dell'Africa subsahariana. Ma da Paese perlopiù di transito, la Libia diventerebbe un Paese di partenza delle migrazioni. Questo metterebbe a dura prova un sistema di accoglienza che non funziona ancora a livello europeo".

"Salvini vuole trattare con il vicepremier Maitig? - continua - È giusto parlare con tutti, ma in questa fase coordino io ogni iniziativa dei ministri". "Gli Usa - spiega il premier - hanno lasciato il terreno ma non c'è alcuna rottura. Col Vaticano inizieremo un dialogo tra le due fazioni in Venezuela, Trump ne è informato".

Quindi la politica interna: "Vogliamo fare una grande riforma del fisco, la flat tax si può introdurre solo per gradi e nel rispetto dei vincoli: le risorse arriveranno dalla lotta all'evasione".

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