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Esteri

Ok della Duma, la Russia può isolare il suo Internet dal resto del mondo

BeeBright via Getty Images
BeeBright via Getty Images 

La Duma, la camera bassa della federazione Russa, ha approvato in terza e ultima lettura un progetto di legge controverso per consentire di far funzionare il web russo in condizioni di isolamento dal resto del mondo in caso di necessità. Per le autorità russe si tratta di uno strumento di difesa in caso di attacchi cibernetici, per esempio da parte americana. Diversi osservatori ritengono però la bozza di legge un ennesimo giro di vite del Cremlino sul web. Il provvedimento permetterebbe infatti allo Stato un maggiore controllo sul flusso di informazioni online. Si sono espressi a favore 307 deputati russi, mentre 68 hanno votato contro.

Lo scenario "orwelliano" paventato, e più volte attaccato, da Nato e alleati prevede anche la costruzione di una versione russa del sistema degli indirizzi dei domini (Dns) in modo da operare senza interruzioni anche nel caso in cui venisse tagliato fuori dalle infrastrutture straniere. A questi domini, si aggiungono alcuni "nodi" controllati dalle autorità statali, ai quali verrebbe indirizzato tutto il traffico e i dati del web russo. Il progetto prevede inoltre l'installazione di tecnologie in grado di identificare le fonti del traffico internet e di bloccare i contenuti proibiti.

Secondo la Russia però la proposta è una diretta conseguenza della strategia di cybersicurezza nazionale americana approvata l'anno scorso e considerata "aggressiva" da Mosca. Il provvedimento permetterebbe infatti allo Stato un maggiore controllo sul flusso di informazioni online e permetterebbe di applicare con efficacia i blocchi sulle applicazioni di messaggistica, come Telegram, ufficialmente vietato in Russia. Ora il documento passerà al Senato e quindi all'eventuale firma del presidente Putin. Se approvato, dovrebbe diventare operativo il primo novembre.

Il "grande fratello" russo ha un costo: la messa in atto del provvedimento è stata stata stimata, in seconda lettura, dal governo intorno ai 30 miliardi di rubli (413 milioni di euro). Il presidente della Commissione per l'informazione e la comunicazione della Duma, Leonid Levin aveva dichiarato, in occasione della seconda lettura, che secondo le valutazioni di alcuni esperti i danni per l'economia russa in caso di assenza di internet potrebbero ammontare a 20 miliardi di rubli (275 milioni di euro) al giorno.

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