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Cronaca

La sfida del Pd nella terra di Gomorra

Getty
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La campagna elettorale per le europee al Sud del Partito democratico passa da uno svincolo significativo: Casal di Principe. Nicola Zingaretti, sarà tra poche ore nel comune casertano con l'ex procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, capolista alle europee nella circoscrizione meridionale. Una tappa simbolica.

Tappa che servirà anche a dare sostegno a Renato Natale, sindaco del paese, per ricucire dopo una frase di Walter Verini, commissario del Pd umbro nominato dallo stesso segretario, che aveva detto: "L'Umbria non è Casal di Principe", riferendosi agli scandali che hanno coinvolto la regione. Frase che Natale non aveva digerito, annunciando di querelare lo stesso Verini.

Appoggiare Natale significa appoggiare la lotta alla camorra, visto il passato del medico casalese, attivo nella lotta alla criminalità organizzata. Unico, come scriveva Saviano in Gomorra, ad aver posto come priorità la lotta ai clan della zona nella campagna elettorale che lo portò a ricoprire il ruolo di primo cittadino nel 2014.

E se Saviano aveva avuto da ridire sui candidati di altri dem in passato, la scelta di Nicola Zingaretti denota anche la volontà di cambiamento espressa più volte dal leader stesso, in quanto era da tempo che da quelle parti non si vedeva un segretario del Partito democratico. Anche la candidatura di Roberti si muove in quel senso. Il magistrato napoletano ha colpito più volte il clan dei vari Iovine, Schiavone e Zagaria arrivando a disarticolare il clan.

Il Pd torna sul caso dei presunti legami tra i clan del pontino e alcuni esponenti della Lega a Latina: "Apprezziamo che anche il vicepremier di Maio si accorga della gravità dell'inchiesta. Già da ieri abbiamo chiesto al ministro Salvini, in quanto capo politico della Lega, di fugare ogni dubbio e chiarire in commissione parlamentare antimafia. Oggi anche il ministro Di Maio, accodandosi alla nostra richiesta, sostiene che vada fatta chiarezza in parlamento. Non c'è altro tempo da perdere: Di Maio e il M5S sostengano la nostra richiesta di un'audizione in commissione antimafia di Salvini, in coerenza con quanto affermato oggi".

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