Spotify, sono 2 milioni gli utenti che evitano la pubblicità senza pagare

Qualche settimana fa Spotify aveva deciso di adottare il pugno duro nei confronti di quegli utenti che, usando versioni modificate dell'app, erano in grado di poter fruire dei contenuti musicali in streaming bloccando le interruzioni pubblicitarie ed evitando così di pagare l'abbonamento al servizio Premium.

La mossa non è piaciuta a molti degli utenti che si sono sfogati sui social network addirittura insultando e criticando la società per una misura che, a nostro avviso, è assolutamente condivisibile. Dalla documentazione che Spotify ha depositato in vista dell'operazione di quotazione in borsa emerge qualche informazione in più sulla dimensione del problema: sarebbero circa 2 milioni gli utenti che hanno usato il servizio "a sbafo".

Alla fine del 2017 Spotify ha registrato 157 milioni di utenti attivi e, di questi, 86 milioni fanno uso del servizio gratuito supportato dalle inserzioni pubblicitarie: ne consegue che il 2,3% circa degli utenti free fa uso di applicazioni modificate per eliminare la pubblicità.

Si tratta di un problema concreto per Spotify, che potrebbe incrementare i costi del servizio senza offrire una corrispondente crescita del fatturato (sia in termini di pubblicità, sia in termini di abbonamenti a pagamento). E a differenza di molti utenti free, che sul lungo periodo Spotify conta di poter convertire ad utenti paganti come parte fondamentale del suo modello di business, difficilmente gli "scrocconi" decideranno di sottoscrivere un abbonamento.