I Migliori Tafazzi: c’è una logica in questa follia? (di Marco Travaglio)

I Migliori Tafazzi

(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Immaginate se il governo in pieno inverno imponesse il maglione di lana, il cappotto e la sciarpa, ma a far data dal 21 giugno: un’ambulanza lo porterebbe in blocco alla neurodeliri. Ma è esattamente quel che han fatto Draghi e i suoi Migliori il 5 gennaio, imponendo il Super green pass e l’obbligo vaccinale per gli over 50 a far data dal 15 febbraio, quando tutti sapevano che la curva della quarta ondata Covid sarebbe scesa in picchiata e gli altri Paesi (che mai hanno neppure immaginato il Green pass per lavorare, figurarsi quello Super) avrebbero levato le proprie ben più blande restrizioni.

Martedì l’Italia di Draghi, da “modello”, “esempio” e “apripista” del mondo (che si è sempre ben guardato dall’imitarla), diventerà ufficialmente il Tafazzi del pianeta. Rinuncerà alla manodopera di almeno 1,5 milioni di lavoratori over 50 (senza stipendio né reddito di cittadinanza), con disagi nei servizi pubblici e nelle aziende. Terrà lontani milioni di turisti stranieri. E aggraverà le discriminazioni tra vaccinati e non (inclusi i guariti in attesa di pass, i fragili in attesa di esenzione e i vaccinati con due dosi: tutti trattati come No vax terrapiattisti). Il tutto per l’ottusa vanità del premier e dei suoi pessimi consiglieri che spacciarono una misura politica per sanitaria e i vaccinati per immuni, scordandosi di revocare la carta ai positivi, che seguitano a infettare travestiti da negativi. Intanto piangiamo 3-400 morti al giorno (media per abitante superiore agli altri grandi Paesi Ue), anzi non li piangiamo più, per non dover ammettere di avere sbagliato: anziché ridurre i contagi con distanze e ffp2 nei trasporti pubblici e nelle scuole e con lo smart working nella Pubblica amministrazione, si è preferito coprire il nulla col derby Vax-No vax (irrilevante sui contagi) e lasciar correre il virus con lo stop alle quarantene.

Ai tempi di Conte i morti erano un’arma da scagliargli addosso: ora con Draghi – per paura che qualcuno ricordi quella macabra propaganda – la strage si consuma in clandestinità. E tg e stampa di regime titolano “Draghi riapre l’Italia”, “Ritorno alla normalità”. La normalità dei bambini che scoprono a scuola di essere dei cattivoni da punire solo perché i genitori (in ossequio alla legge) non li hanno vaccinati. La normalità di milioni di persone che non possono salire su un bus, viaggiare, fare acquisti, andare dal barbiere, bersi un caffè all’aperto perché sprovviste della carta verde che non garantisce null’altro che un minor rischio di morte e malattia grave (ma chi le difende da se stesse non vuole il suicidio assistito?). Ci avevano detto che era per impedire il collasso delle terapie intensive (mai riempite oltre il 15%): ora che si svuotano, insieme alle tasche degli italiani, c’è una logica in questa follia?