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“Basta pedofilia nella Chiesa”: manifestazione delle vittime a Napoli | VIDEO

Un lungo corteo ha attraversato il centro di Napoli per dire basta alla pedofilia nella Chiesa. La manifestazione è stata organizzata da Arturo Borrelli che ha denunciato di essere stato vittima di abusi all’età di 13 anni. Lui punta il dito contro don Silverio Mura, ma il reato contestato è stato archiviato meno di un mese fa

Basta con la pedofilia nella chiesa, Papa Francesco faccia qualcosa”. Lo hanno urlato le persone che sono scese in strada per una fiaccolata di protesta a Napoli, nel video che potete vedere qui sopra. A guidare il corteo c’era Arturo Borrelli, che ha denunciato di essere stato vittima di pedofilia da parte di un prete quando aveva 13 anni.

La guerra di Arturo contro presunti episodi di pedofilia nella Chiesa non si ferma. Nel suo mirino le motivazioni della sentenza con la quale il tribunale ecclesiastico meno di un mese fa ha archiviato da pesantissime accuse don Silverio Mura, il prete napoletano che stando ad Arturo lo avrebbe più volte abusato e di cui vi abbiamo parlato nel servizio di Pablo Trincia. Dopo 4 anni di istruttoria della Congregazione per la dottrina della fede, era infatti arrivata la sentenza vaticana a carico del don: archiviato perché il reato era caduto in prescrizione.

Don Silverio via dalla chiesa, Cardinale Sepe a casa”, hanno urlato sfilando da corso Ponticelli, nella periferia del capoluogo partenopeo. Si riferiscono proprio al prete verso cui il tribunale ecclesiastico ha archiviato l’accusa e al Cardinale di Napoli. “Non bisogna tenere questi preti pedofili nelle chiese”, hanno urlato i manifestanti che si sono appellati anche al Papa. “Il Santo Padre deve fare qualcosa”. E chiedono maggiore trasparenza. “Non c’è trasparenza per il momento, ma solo chiacchiere”, aggiunge Diego Arturo.

La fiaccolata di Napoli è solo l’ultimo atto di una battaglia che per lui dura da oltre 20 anni. Dopo aver saputo che i reati contestati a don Mura sono stati considerati prescritti, Borrelli sostiene che delle due denunce per molestie presentate a carico di don Mura, sarebbe stata presa in esame solo quella per la quale era già certa la prescrizione, in quanto erano già passati oltre 20 anni dal compimento della sua maggiore età. La seconda invece, (presentata nel 2010, quando non erano ancora passati i 20 anni dalla sua maggiore età) sarebbe stata “insabbiata” dalla Chiesa. Perché secondo lui si tratta dell’unica che sarebbe stata in grado di poter portare appunto a una condanna per pedofilia a carico di don Mura. Si tratterebbe di una beffa, insomma.

Guarda qui in basso il servizio di Pablo Trincia su Don Mura

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