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Ecco i collegi elettorali della Romagna: alla Camera Faenza va con Forlì

Venerdì 24 novembre 2017 il Governo ha pubblicato la bozza di decreto legislativo che andrà a definire i collegi elettorali per la nuova legge elettorale recentemente approvata dal Parlamento, soprannominata “Rosatellum” dal nome del suo proponente, Ettore Rosato (Pd). La bozza di decreto, elaborata da una commissione tecnica formata da demografi dell’Istat, prevede la definizione dei confini dei collegi uninominali per la Camera e per il Senato, nei quali basterà avere un voto in più per venire eletti a rappresentanza di un dato territorio. Nella ipotesi formulata dai tecnici, ed ora all’attenzione delle commissioni Affari costituzionali, Faenza e il suo comprensorio andranno con Forlì alla Camera, a cui si aggiungeranno anche Ravenna e Lugo per il Senato. Basterà questa previsione a superare la tradizionale rivalità campanilistica fra le due città?

Camera dei Deputati: Faenza e Forlì avranno un unico deputato

I collegi sono stati ritagliati dalla commissione tecnica sulla base dei dati dell’ultimo censimento disponibile (2011), creando collegi che in Emilia-Romagna hanno circa 255mila abitanti. Nel caso di Faenza e dei cinque Comuni dell’Unione della Romagna Faentina (Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Riolo Terme e Solarolo), la scelta è ricaduta su una aggregazione con Forlì ed altri cinque comuni di quella zona (Forlimpopoli, Bertinoro, Meldola, Modigliana e Tredozio), a cui si aggiungono anche due piccoli Comuni della Bassa Romagna (Bagnara e Cotignola). Questa ripartizione rispecchia i confini del collegio previsto per la legge Mattarellum per il Senato, con circa 140mila abitanti per il lato forlivese e 95mila per quello faentino. Il resto della provincia di Ravenna è invece aggregata in un altro collegio, in comune con Lugo.

Alla Camera ad oggi non siede nessun faentino, mentre sono tre i deputati di estrazione forlivese: Marco Di Maio e Veronica Zanetti (PD) e Gianluca Pini (Lega Nord).

Fonte: YouTrend

Un senatore sarà eletto fra Ravenna, Lugo, Faenza e Forlì

Per quanto riguarda il Senato della Repubblica, che è composto dalla metà dei membri della Camera e vede quindi collegi uninominali più ampi, gli equilibri demografici hanno spinto ad una demarcazione che vede un macro collegio di Ravenna-Forlì, nel quale ricadono tutti i 18 Comuni ravennati, Forlì e suoi cinque comuni della zona di cui sopra. I “rapporti di forza” fra i territori vedono Faenza e Forlì a fianco al Lughese (100mila abitanti) e al Ravennate (210mila abitanti). Il resto della Romagna vedrà un unico collegio invece in comune fra Cesena e Rimini. Ad oggi come espressione del territorio corrispondente al nuovo collegio senatoriale siedono il faentino Stefano Collina e la ravennate Josefa Idem.

Fonte: YouTrend

Non solo collegi: 7 deputati e 8 senatori saranno eletti nei listini

Questi i numeri e le principali caratteristiche dei collegi uninominali, che data la tradizionale forza del partito Democratico in queste zone assicureranno probabilmente l’elezione al candidato/a individuato dalla coalizione di centrosinistra. Tuttavia due terzi del totale dei rappresentanti dei cittadini saranno eletti nei listini bloccati, ripartiti con sistema proporzionale: il meccanismo prevede che ogni partito vinca un numero di seggi grossomodo proporzionale ai voti ottenuti, scorrendo una lista di candidati che sarà stampata sulla scheda elettorale. Oltre al candidato di collegio, Faenza potrà quindi aspirare ad avere uno o più rappresentanti designati nelle proprie liste dai vari partiti.

Le circoscrizioni di elezione, cioè i territori nei quali i cittadini troveranno gli stessi nomi designati a fianco dei simboli dei partiti, vede per la Camera una circoscrizione della Romagna – con tutte e tre le province – e per il Senato una circoscrizione Bologna-Romagna. La prima eleggerà 7 deputati, la seconda 8 senatori. Con l’approvazione da parte del Governo della versione definitiva dei collegi comincerà a tutti gli effetti il processo di selezione dei candidati per il Parlamento, in un contesto di grande incertezza politica a livello nazionale.

Andrea Piazza

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