Il dibattito

Madonna Fore, le statue della discordia

Sta prendendo forma alla Madonna Fore la Via Matris dello scultore aquilano Valter Di Carlo: sette statue per i sette dolori della Madonna.

Fioccano però le polemiche: bastano le foto sui social network per alimentare malumori e dibattiti.

Tra laicità e religione, le statue di Di Carlo – finora ospitate sul piazzale di San Bernardino in piazza d’Armi in attesa di essere posizionate – sono al centro delle polemiche di queste ultime ore.

[La Via Matris è pronta per Madonna Fore]

C’è chi ne critica il posizionamento e la grandezza: a molti sembrano, infatti, troppo imponenti. “Stonano con la natura tutto intorno”.

“Uno scempio, una violenza alla natura” e ancora “un crimine verso l’ambiente”: chi ama la Madonna Fore per le lunghe camminate e l’immersione nella natura si esprime così nei confronti di questa novità.

“Non è la via Mariana” obiettano altri, criticando non tanto la scelta di posizionare delle statue lungo il percorso quanto il tema religioso su un sentiero caro agli aquilani di ogni età, laici e credenti.

Proprio perché caro alla città, le novità che lo riguardano suscitano da sempre un mare di polemiche: torna alla memoria il dibattito sui bagni costruiti non distanti dalla chiesa.

Correva l’anno 2013 e per settimane il dibattito – anche a livello politico – si trascinò sull’opportunità di offrire un servizio a quanti visitano quei luoghi e la necessità di un intervento il meno impattante possibile.

Ma sotto la lente di ingrandimento degli aquilani è finito, di fatto, ogni intervento: dalle luci installate sul sentiero all’allargamento della carrareccia, con sradicamento di alberi. E le statue – affidate ancora una volta all’estro di Di Carlo come già altre posizionate in diversi punti della città, sottolineano in molti – non potevano fare eccezione.

Ma il sentiero non era dedicato ai 9 Martiri?

Si chiede qualcuno. Già, perché dal 2014 – ricorda lo storico Walter Cavalieri – “per il Comune è il Sentiero dei Nove Martiri. Per il CAI è da sempre il Sentiero n°1. Per la Chiesa è per tradizione il Sentiero dei Sette Dolori“, da cui appunto la scelta dello scultore aquilano. Storicamente, il sentiero della Madonna Fore è legato alla memoria dei Nove Martiri aquilani che percorsero realmente quel tratto di strada tornando da Collebrincioni alle Casermette, come ricordato dal cippo all’inizio della carrareccia.

Alla storia si aggiunge dunque la religione. Le statue dello scultore aquilano rappresentano i sette dolori della Madonna la profezia dell’anziano Simeone sul Bambino Gesù, la fuga in Egitto della sacra famiglia, la perdita del Bambin Gesù nel tempio, l’incontro di Maria e Gesù lungo la Via Crucis, Maria ai piedi della croce, Maria che accoglie nelle sue braccia Gesù morto ed infine Maria al sepolcro.

Non solo polemiche: tanti apprezzamenti per il lavoro di Di Carlo

Ad ogni modo, si levano anche i complimenti per le opere di quello che viene definito “un orgoglio aquilano“, come Valter Di Carlo: “arreda con delle statue splendide un simbolo della città e neanche va bene“, la riflessione di un’aquilana su Facebook.

La città delle critiche“, obiettano alcuni: e forse non è un caso che un dibattito simile sia nato proprio a Sant’Agnese.

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