Ambiente

No hub gas, oggi la manifestazione a Sulmona

Manifestazione a Sulmona contro la centrale Snam, adesioni da oggi 365 istituzioni ed organizzazioni contro la deriva fossile e le opere impattanti, dalla centrale al gasdotto.

È prevista per oggi pomeriggio a partire dalle 15 la mobilitazione a Sulmona: «Manifestiamo – scrivo dal coordinamento No Hub del Gas Abruzzo – per la valorizzazione del Belpaese, per il risparmio, l’efficienza energetica, le nuove tecnologie e contro le opere “fossili” degli idrocarburi; scendiamo in piazza per difendere il territorio da opere dannose, costose e inutili come la centrale SNAM di Sulmona e il “gasdotto dei terremoti” Sulmona-Foligno; contestiamo che in ltalia, il paese del sole, bellissimo per il patrimonio ambientale e naturale, con alta densità di popolazione e grandi problemi ambientali da risolvere, a forte rischio sismico e idrogeologico, siano realizzate grandi opere per la realizzazione dell’Hub del Gas avviando il paese verso il binario morto dell’energia fossile».

I numeri della manifestazione No Hub Gas.

Secondo gli stessi organizzatori, «Sono 365 le adesioni pervenute da tutta Italia, dalla Diocesi con in testa il vescovo ai comuni, alle aree protette e ai rappresentanti istituzionali della regione passando per tantissime organizzazioni, da 190 associazioni nazionali e locali di tantissime regioni a tutte le sigle sindacali, da quasi tutti i partiti a decine di realtà economiche operanti sul territorio. È un vero e proprio coro quello che si alzerà domani a Sulmona: “Stop a progetti calati dall’alto come centrale e gasdotto, basta con le fossili e con le opere inutili e dannose, vogliamo il risanamento del territorio, da Bussi alla qualità dell’aria, la prevenzione sismica per ospedali e scuole, la valorizzazione turistica e la protezione della salute e dell’ambiente”. Sono ben 11 gli interventi in terra e in mare solo tra Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise che rientrano pienamente in una strategia più vasta, la trasformazione dell’Italia nell’Hub del Gas. Tanti tasselli di un progetto che viene presentato in maniera spezzettata per non avere una forte opposizione e senza neanche una Valutazione Ambientale Strategica a livello nazionale per evitare qualsiasi discussione pubblica sull’effettiva utilità per gli italiani e sui rischi connessi. Si pensi che, in realtà, il gasdotto Sulmona-Foligno è solo uno dei 5 tronchi del gasdotto Rete Adriatica che dovrebbe percorrere l’intera dorsale appenninica nelle aree a maggior rischio per oltre 600 km, attraversando anche aree fondamentali per l’acqua come quella appena retrostante le Sorgenti del Pescara, una delle riserve idriche più grandi in Europa. In realtà a sua volta si lega indissolubilmente con il contestatissimo TAP in Salento e con un ulteriore bretella SNAM di 55 km. […] Saremo in tanti a Sulmona per affermare i nostri diritti anche verso atti arroganti di un governo che ha perso le elezioni proprio per le loro politiche vecchie ma che vuole continuare a decidere come se nulla fosse accaduto. Un Governo e diversi funzionari ministeriali che pensano a far attraversare con un enorme cantiere i tre crateri sismici di L’Aquila, Amatrice e Norcia da un’opera miliardaria mentre tutto attorno i cittadini vivono quotidianamente problemi immensi. Cosa è strategico veramente? Per chi?

Manifestazione a Sulmona, presenti anche WWF e Legambiente.

Alla vigilia della manifestazione oggi pomeriggio, Legambiente e WWF si appellano a tutti i cittadini perché la partecipazione sia massiccia, a difesa dell’intero Abruzzo. Le due associazioni, a dimostrazione del rilievo che la vertenza ha a livello italiano, saranno rappresentate nella sfilata di domani dai rispettivi vice presidenti nazionali: per Legambiente ci sarà Edoardo Zanchini, che è anche responsabile energia dell’associazione; per il WWF sarà presente Dante Caserta, le cui origini abruzzesi lo rendono particolarmente sensibile al problema.

Adesioni dalla politica, Bracco: «Domani a Sulmona un no granitico all’hub del gas».

«A parere del manager Massimo Montecchiari, direttore realizzazione dei progetti di investimenti di Snam Rete Gas, la Centrale di compressione che lo Stato intende costruire a Sulmona ‘migliorerebbe la qualità dell’aria’. Di fronte a un’affermazione del genere, non si può che rimanere esterrefatti, sgomenti e increduli«. Così il consigliere regionale di Sinistra Italiana Leandro Bracco, che aggiunge: «A poche ore dall’inizio, nel capoluogo peligno, di una manifestazione che si preannuncia imponente non si può che rimanere interdetti di fronte a frasi le cui fondamenta scientifiche sono assai discutibili. Da circa un decennio migliaia di cittadini stanno combattendo, carte alla mano, per evitare che a Sulmona vengano concretizzate opere altamente impattanti come la Centrale di compressione del gas e il metanodotto che collegherà la splendida cittadina peligna a Foligno. Questa moltitudine di persone ha contezza dei documenti, consapevolezza degli studi tecnici effettuati e ne ha vagliato molteplici aspetti e dunque non è affatto sprovveduta».

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