Prato: “Non portare divisioni in una comunità pacifica”

Lettera degli uffici della diocesi di Prato contro la manifestazione di Forza Nuova

12Prato_Palazzo_Vescovile“Perché avete scelto Prato per ricordare il vostro anniversario di violenza politica di 100 anni fa? Non si festeggia un anniversario portando divisioni in una comunità pacifica. Non si festeggia un anniversario senza il gradimento di chi ti deve accogliere”.
Lo scrivono quattro uffici di curia della diocesi di Prato (Caritas, Ufficio per l’Educazione e la Scuola, Migrantes e Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro) in una lettera aperta ai militanti di Forza Nuova in vista della manifestazione nazionale del movimento convocata nella città toscana per sabato 23 marzo, giorno del centesimo anniversario della fondazione dei Fasci italiani di combattimento.
“Il prendersi cura e il rispetto, il non disprezzo e l’accoglienza, il lavoro e la sua dignità sono stati alla base della convivenza civile della città. Perché vuoi venire a turbare e intimorire chi con fatica ha costruito una città mite, pacifica, facente parte di un condominio planetario? Per meri interessi elettorali? Per diffondere una cultura della violenza?”.
Al cuore dei principi della convivenza a Prato non ci sono la violenza, il respingimento, il razzismo, il ‘prima i pratesi’. Ci sono i principi della nostra Costituzione fondante un ordinamento che assicura la pace e la giustizia fra tutti”.
“Non scandalizzare i piccoli e i poveri di Prato, non istigare il popolo pratese a costruire muri (fisici o culturali che siano); li abbiamo abbattuti con fatica – scrivono i firmatari – e oggi sono solo dei richiami storici che attraverso il fare memoria ci dicono che solo con i ponti, le amicizie e il confronto abbiamo fatto grande Prato come luogo di pace e di scambio”.
La lettera pone l’accento sulla “coscienza pacifica, pacificata e pacifista che a fatica, dalla Resistenza in poi, si è costruita a Prato, città ricca di storia e di bellezza, che lungo i secoli ha meritato la definizione di ‘città di Maria’” e prosegue ricordando che “per un discepolo di Gesù nessun vicino può diventare lontano. Anzi, non esistono lontani che siano troppo distanti, ma soltanto prossimi da raggiungere. La nostra comunità è impegnata a integrare ciascuna persona, contrastando la cultura dell’indifferenza e dello scarto”.
L’appello dei firmatari ai militanti di Forza Nuova è a convertirsi “alla non-violenza e alla giustizia di cui il popolo di Prato, tutti i popoli e ciascun uomo e donna che abitano il pianeta hanno sete profondissima… Solo a queste condizioni ti sentirai cittadino di Prato e potrai venire a manifestare”, chiude la lettera: “Fino a quando ti definirai ‘fascista, xenofobo, sovranista, razzista, violento’, Prato non potrà essere la tua patria e noi non potremo permettere che tu venga a dissipare e distruggere un patrimonio culturale costruito con tanta fatica, dolore, duro lavoro, cooperazione sociale, solidarietà, altruismo”.