Italia-Russia: la Campania si conferma la regione con il maggiore interscambio

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Nel 2018 cresce l’interscambio complessivo tra Italia e Russia, con un aumento del 5,5% rispetto al 2017, grazie a un maggior livello di importazioni in Italia, mentre cala l’export verso la Federazione russa. Sono i dati Istat elaborati dall’associazione Conoscere Eurasia e presentati al V seminario italo-russo, organizzato a Napoli in collaborazione con Roscongress, Forum internazionale di Sanpietroburgo, Intesa Sanpaolo e Banca Intesa Russia. La contrazione dell’export e i livelli di interscambio ancora lontani da quelli precedenti al 2014, confermano il clima di sfiducia legato principalmente al regime di sanzioni e controsanzioni tra Ue e Russia. Nel 2018 l’interscambio ha superato i 21 miliardi di euro, le importazioni sono cresciute del 12% sul 2017 (13,8 miliardi), al contrario le esportazioni italiane si sono fermate a 7,6 miliardi, 4,5% rispetto all’anno precedente.
In un quadro generale contraddistinto da sanzioni e misure restrittive che condizionano i rapporti economici tra Italia e Russia, la Campania resta la regione apripista per i rapporti commerciali tra il Mezzogiorno e Mosca, ma fa registrare una frenata importante. Lo certificano i dati Istat elaborati dall’associazione Conoscere Eurasia e diffusi a Napoli nel corso della quinta edizione del seminario italo-russo. L’interscambio commerciale nel 2018 ha raggiunto 128 milioni di euro, un valore ancora basso ma che da solo vale quasi il 25% degli scambi del Sud Italia verso la Federazione russa, nonostante il calo del 15% rispetto al 2017. Un trend frutto della flessione delle importazioni da Mosca (50,2 milioni, – 26% sul 2017) e dell’export campano verso la Russia (-5,6%), comunque meglio del -24% della media del Sud. Il risultato negativo dell’export risente soprattutto del calo nel settore trasporto (-33%), del tessile (-11%) e dei metalli (-13%). Bene il comparto dei macchinari (+30%) e l’alimentare (+8%), oltre al turismo, che vede la Campania come prima meta del Mezzogiorno per le presenze russe, in aumento del 67%.