San Luca, imprenditore anti clan di Mondragone si candida nel comune calabrese sciolto per mafia

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In foto Benedetto Zoccola

Le battaglie per la legalità uniscono e servono per superare l’isolamento”. Così Benedetto Zoccola, imprenditore e testimone di giustizia che ha denunciato le pressioni dei clan di camorra, annuncia la sua volontà di candidarsi per il consiglio comunale di San Luca (Reggio Calabria), il Comune calabrese sciolto per mafia dove da sei anni non si riesce a raggiungere il quorum per eleggere un sindaco. L’imprenditore, classe 1981, viene da Mondragone, territorio della provincia di Caserta che per anni è stato sotto scacco dei clan di camorra, e in quel Comune ha ricevuto intimidazioni quando ricopriva il ruolo di vicesindaco. Zoccola, che da sette anni vive sotto scorta, ha scelto di correre alle elezioni comunali di San Luca nella lista a sostegno di Klaus Davi, il massmediologo che ha deciso di candidarsi a sindaco. L’imprenditore campano ha anche scritto un libro nel quale racconta la sua esperienza: “Il mio nome è Zoccola, per la camorra sono un figlio di puttana” è il titolo del testo con la prefazione di Roberto Saviano e il racconto di Ismaele La Vardera, il giovane inviato de Le Iene che ha ‘finto’ di candidarsi a sindaco a Palermo con Lega e Fratelli d’Italia per realizzare un docufilm sulla sua esperienza elettorale. Anche Zoccola ha deciso di trasformare questa candidatura in un progetto cinematografico che darà vita al film-denuncia ‘La mano nera’ di Ambrogio Crespi e Klaus Davi con la partecipazione di Luca Telese. Con lui, nel film, il giornalista Michele Inserra, minacciato dalla ‘ndrangheta, e l’imprenditore Gaetano Saffioti, anche lui sotto scorta per le attività di denuncia della criminalità organizzata e pronto a sostenere la lista di Klaus Davi.