“La via del servizio è l’antidoto più efficace contro il morbo del carrierismo”

21 ottobre 2018 | 13:29
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“La via del servizio è l’antidoto più efficace contro il morbo del carrierismo”

Il Pontefice: “La via dell’amore è sempre ‘in perdita’, perché amare significa lasciare da parte l’egoismo, l’autoreferenzialità, per servire gli altri”

Città del Vaticano –  Il messaggio di Gesù è chiaro: “Mentre i grandi della Terra si costruiscono ‘troni’ per il proprio potere, Dio sceglie un trono scomodo, la croce, dal quale regnare dando la vita“. Così Papa Francesco commenta il Vangelo odierno, che descrive come Gesù, ancora una volta e con grande pazienza, cerchi di correggere i suoi discepoli convertendoli dalla mentalità del mondo a quella di Dio (cfr Mc 10,35-45).

“‘Il Figlio dell’uomo – dice Gesù – non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti”‘, spiega il Pontefice, aggiungendo: “La via dell’amore è sempre ‘in perdita’, perché amare significa lasciare da parte l’egoismo, l’autoferenzialità, per servire gli altri”.

Secondo Bergoglio, “la via del servizio è l’antidoto più efficace contro il morbo della ricerca dei primi posti, è la medicina per gli arrampicatori, questa ricerca dei primi posti che contagia tanti contesti umani e non risparmia neanche i cristiani, il popolo di Dio, anche la gerarchia ecclesiastica“.

“Perciò, come discepoli di Cristo – conclude-, accogliamo questo Vangelo come richiamo alla conversione, per testimoniare con coraggio e generosità una Chiesa che si china ai piedi degli ultimi, per servirli con amore e semplicità”.

Sulla strada dei giovani

All’Angelus, Francesco ricorda la Giornata Missionaria Mondiale, sul tema “Insieme ai giovani portiamo il Vangelo a tutti”, che si celebra oggi.

“Insieme ai giovani: questa è la strada! – esclama il Pontefice – Ed è la realtà che, grazie a Dio, stiamo sperimentando in questi giorni del Sinodo a loro dedicato: ascoltandoli e coinvolgendoli scopriamo tante testimonianze di giovani che in Gesù hanno trovato il senso e la gioia della vita“.

“E spesso – aggiunge il Papa – lo hanno incontrato grazie ad altri giovani, già partecipi di questa sua compagnia di fratelli e sorelle che è la Chiesa”.

Preghiamo perché alle nuove generazioni non manchino l’annuncio della fede e la chiamata a collaborare alla missione della Chiesa”.

Condividere il percorso dei migranti

Al momento dei saluti, il Pontefice saluta il cardinale Luis Antonio Tagle e gli altri partecipanti alla camminata di solidarietà per le vie di Roma, fianco a fianco con migranti e rifugiati, partita stamane da Trastevere nell’ambito della campagna “Share the Journey” e diretta, “in questi tempi di dure divisioni – spiega il porporato presidente di Caritas Internationalis – ad opporre alla retorica della paura e dell’odio azioni di amore, di gentilezza e di misericordia”.

“Avete compiuto un breve pellegrinaggio in Roma, per esprimere il desiderio di camminare insieme imparando così a conoscersi meglio – dice il Papa -. Incoraggio questa iniziativa del ‘condividere il cammino’, che viene promossa in tante città e che può trasformare il nostro rapporto con i migranti. Grazie tante alla Caritas!”.

Infine, l’immancabile e tradizionale saluto: “A tutti auguro una buona domenica. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci“.

(Il Faro online)