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Mafia, estorsioni e incendi a Caltanissetta: in 4 finiscono a processo

Redazione

Mafia, estorsioni e incendi a Caltanissetta: in 4 finiscono a processo

Mer, 29/05/2019 - 16:59

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CALTANISSETTA – Dall’assalto a un supermercato a incendi, passando poi per una tentata estorsione.Anche se un paio di episodi sono stati stralciati per entrare in un altro filone processuale. C’è tutto questo nel gran calderone di un’inchiesta, ribattezzata «Nuovo mandamento», che alla fine ha trascinato quattro imputati sotto accusa. Tre hanno scelto la via del rito ordinario, un collaboratore di giustizia, invece, ha poi optato per l’abbreviato.

E ieri sono stati chiamati alla sbarra, in ordinario, un presunto boss emergente, ormai ergastolano, il quarantunenne di San Cataldo, Cosimo Di Forte (difeso dagli avvocati Dino Milazzo e Martina Vurruso), il trentunenne di Sommatino, Liborio Gianluca Pillitteri (difeso dall’avvocato Vincenzo Vitello) e il collaborante trentatreenne, originario di Butera, Giuseppe Taverna (assistito dall’avvocatessa Vania Giamporcaro).

Ieri sono comparsi al cospetto del tribunale presieduto da Francesco Giovanni Maria D’Arrigo (a latere i giudici Simone Petralia ed Emanuela Carrabbotta) per rispondere, a vario titolo, di rapina, armi, incendi e tentata estorsione, con in più l’aggravante mafiosa,così come racconta Vincenzo Falci sulle pagine del Giornale di Sicilia oggi in edicola.

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