“Ho letto tanti retroscena, come quello secondo cui in realtà non mi candido per sostituire Virginia Raggi alla guida di Roma. E’ una panzana, così come è una panzana che la sindaca si dimetterà dalla sua carica”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di 24 Mattino (Radio24) dal deputato del M5S, Alessandro Di Battista, presentando il suo libro ‘Meglio liberi, lettera a mio figlio sul coraggio di cambiare’. E sottolinea: “Io stimo tanto Virginia e so quanto è difficile fare il sindaco di Roma che, per me, è più difficile di fare il presidente del Consiglio. In realtà, fare il parlamentare non è un compito così proibitivo. Alla fine di che cosa si tratta? – continua – Valutare dei provvedimenti, vederne l’efficacia e votarli. Io non mi sono mai vergognato dei provvedimenti che ho votato, ma ho conosciuto deputati di altri partiti che invece stavano votando una porcata, ma che non potevano non votarla perché era una decisione del partito, come il Jobs Act, l’abolizione dell’art.18, la Buona Scuola, leggi elettorali incostituzionali e tante altre porcate che sono passate”. Di Battista precisa: “Questa scelta di fare una sola legislatura è coerente con quello che ho sempre detto, sin dal 2012, quando presentai la mia candidatura. E l’ho ribadito anche dopo tante volte in tv, ma nessuno m’ha mai creduto. Poi ovviamente mio figlio ha accelerato una decisione già presa. Cosa farò dopo? – prosegue – Diciamo che non farò mancare mai un degno sostentamento alla mia famiglia. Spero di trovare la possibilità di farmi pubblicare alcuni miei reportage sociali, altri di politica innovativa. Forse tornerò a fare il reporter, vedremo. Mi cercherò un lavoro e la trovo una cosa bella. Poi non lo nego, ora sono molto conosciuto sui social e questo ti dà più possibilità”. Il parlamentare, poi, spiega: “Il Movimento funziona in questo modo: i portavoce in Parlamento si occupano delle leggi e del loro lavoro da parlamentari, Grillo, che è il garante, ha il compito di valutare le migliori regole sulle candidature“. Poi ribadisce: “Ho voglia di impegnarmi tantissimo anche nei prossimi mesi fino alla fine della legislatura, vorrei che venissero approvate le leggi sul Biotestamento e contro i vitalizi. Dopo, non vedo l’ora di fare la campagna elettorale da non candidato. Peraltro, lo dico senza falsa modestia, io molto probabilmente al 90% avrei avuto la poltrona riassicurata. Ma per me quel che conta è che il M5S vada al governo”

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