Nel giorno della manifestazione a Torino contro la Tav – in attesa dell’analisi ‘costi-benefici’ del governo, ancora diviso, per decidere se si farà o meno l’infrastruttura – Beppe Grillo è arrivato a Roma per partecipare alla presentazione del libro “Palermo Connection” di Petra Reski, alla mostra Più libri, più liberi. Ma se il co-fondatore M5s e garante del Movimento non ha voluto replicare ai cronisti alla domanda se l’opera verrà alla fine o meno realizzata dal governo Conte, ad attaccarlo è stato un militante No-Tav: “Perché non sei a Torino? Ora che siete al governo la Tav non vi interessa più?”, lo ha provocato. Ma Grillo ha replicato stizzito: “Ho preso quattro mesi di galera“. “Io sono stato condannato a un anno e due mesi, non è una lotta tra chi (di mesi, ndr) ne ha presi di più”, ha controreplicato il militante. “E allora siamo soci“, ha concluso Grillo. Poi, il colloquio tra i due, lontani dai cronisti. “Ha detto che non si farà, stanno valutando, ma non si farà. Vedremo come andrà a finire”, ha poi replicato il militante No-Tav. Da Grillo, invece, nessuna risposta ai giornalisti
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