Alessandro Di Battista con Matteo Salvini (foto LaPresse)

passeggiate romane

Il Dibba furioso: tutto tranne che un'alleanza con la Lega. Mal di pancia in zona Grasso

Redazione

Il grillino spinge per una intesa futura con Liberi Uguali, che intanto è alle prese con le polemiche nate dalla proposta di abolire le tasse universitarie

Il Movimento cinque stelle è in subbuglio. Alessandro Di Battista è preoccupato per la piega che stanno prendendo i grillini dopo l’incoronazione a candidato premier di Luigi Di Maio. Ufficialmente i due marciano d’amore e d’accordo e Di Battista ha preso un periodo sabbatico da dedicare a suo figlio. Ma in realtà qualcosa si muove da quelle parti. Il Dibba è contrarissimo all’idea di Di Maio di stringere alleanze, dopo le elezioni, con chiunque voglia starci. Secondo lui ci devono essere dei paletti chiari nei confronti dei leghisti. Paletti che il vicepresidente della Camera ha omesso. Per questa ragione Di Battista sta intensificando i suoi contatti con Liberi e uguali. Vuole avere una sponda a sinistra nel caso in cui veramente i Cinque stelle diventino il primo partito italiano. Nessuna alleanza con chiunque, secondo Di Battista, ma un’alleanza con Pietro Grasso. E’ questa, ad avviso del parlamentare grillino, l’unica strada che si può battere. Perciò Di Battista si sta portando avanti con il lavoro. Vuole esser certo che, nell’eventualità, i Liberi e Uguali siano pronti ad accettare un patto di governo con i grillini, evitando così di dover stringere un’alleanza con Matteo Salvini. Da parte di LeU, però, giungono segnali contraddittori. La parte ex rifondarola del partito è d’accordo. Pier Luigi Bersani è dello stesso avviso. Massimo D’Alema e Pietro Grasso ci stanno ragionando. L’unica che formalmente ha detto di no a una possibile alleanza di governo con i grillini è Laura Boldrini. Ma difficilmente riuscirà a far cambiare idea ai dirigenti di Liberi e Uguali.

 

E sempre a proposito di Liberi e Uguali, i leader del nuovo partito guidato da Pietro Grasso stanno facendo i conti con le reazioni alla proposta del loro leader sull’abolizione delle tasse universitarie. I docenti degli atenei, storicamente molto legati alla sinistra, hanno infatti protestato in via ufficiale e in via ufficiosa contro questa proposta. E ora i dirigenti di Liberi e Uguali, che pure stanno difendendo pubblicamente l’uscita di Grasso, sono preoccupati per il fatto che quella idea possa alienare dei voti a LeU.

 

Un altro motivo di contenzioso dentro Liberi e Uguali riguarda la possibile candidatura di Antonio Bassolino. L’ex governatore della Campania ha fatto trapelare, tramite alcuni giornalisti amici, la notizia che lui si presenterà a Napoli per un seggio al Senato. Appena l’indiscrezione ha preso piede è scoppiato il finimondo. L’ala più di sinistra di Liberi e Uguali, rappresentata da Sinistra italiana di Nicola Fratoianni, ha alzato le barricate e ha annunciato che mai e poi mai potrà dare il suo via libera a una simile candidatura.