Un'immagine della piazza Sì Tav di Torino (foto LaPresse)

Ecco la risposta liberale, europea e non rancorosa ai Cinque stelle

Nasce a Roma Cittadini! La rivoluzione Liberale un movimento di uomini e donne consapevoli che un pezzo importante di società italiana non ha oggi rappresentanza adeguata

Un'iniziativa che ha “genesi e prospettiva totalmente autonome” rispetto al Partito Democratico. Meglio specificarlo che, di questi tempi, non si sa mai. Dopotutto, mentre Maurizio Martina e Nicola Zingaretti si contendono la guida del partito, Carlo Calenda prepara una sua formazione e Matteo Renzi, forse, anche. Insomma c'è già abbastanza carne al fuoco e quindi, meglio marcare le distanze.

 

Il movimento che nasce domenica 16 dicembre quindi, “a scanso di equivoci” e nel “rispetto del dibattito interno al Pd” va in un'altra direzione. A spiegarlo Gianfranco Passalacqua, avvocato e docente, ma soprattutto portavoce del comitato promotore di Cittadini! La rivoluzione Liberale: “Copriamo un’area politica, culturale, civile e sociale oggi non rappresentata. E, come è noto, in politica i vuoti si occupano. Domenica annunceremo la nascita di 1000 comitati, fondati su un appello di chiara ispirazione liberale, europeista e civica, costituiremo tavoli di lavoro sui temi che riteniamo centrali per aprire una pagina nuova. Interverranno donne ed uomini portatori di esperienze professionali di assoluta eccellenza, che hanno ritenuto di impegnarsi nella cosa pubblica, senza rivendicazioni retoriche, consapevoli che un pezzo importante di società italiana, quella più aperta, dinamica, moderna, europea non ha oggi rappresentanza adeguata”.

 

“Siamo tutti convinti - prosegue - che sia necessario uscire dallo stato di indifferenza, di rinuncia, o peggio di rancore conflittuale che ha caratterizzato, e continua a caratterizzare, gli ultimi anni del dibattito pubblico. Occorre ripartire dalla consapevolezza che la sovranità prima che al popolo appartiene ai cittadini, anzi al cittadino, vero protagonista di una compiuta democrazia liberale. Siamo portatori di una idea moderna di cittadinanza, fondata su tre pilastri. Merito, libertà ed efficienza. Con una battuta potremmo essere definiti la risposta liberale, europea e non rancorosa ai cinque stelle. Veniamo da percorsi caratterizzati da impegno professionale e civile, accomunati dall’idea che sia oggi più necessario che mai difendere, promuovere e rafforzare la società aperta, ampliando le libertà individuali, i diritti di cittadinanza, razionalizzare in modo efficiente e verificabile l’apparato pubblico, a cominciare da fisco. Siamo liberali e quindi storicamente consapevoli che le rivoluzioni benefiche sono state sempre quelle volte ad ampliare le libertà individuali nei confronti dell’invadenza pubblica”.

 

All'evento di domenica, oltre a Passalacqua, Giulia Ghia, storica dell’arte, docente tra Italia e Stati Uniti, animatrice di eventi culturali, Antonio Trinchieri, funzionario internazionale, Tatiana Campioni, ingegnere e promotrice di Roma dice basta, Tommaso Strinati, storico dell’arte, Saverio Dandini, presidente dell’Istituto Vaccari di Roma.

Ma ci saranno anche, come invitati, Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione Einaudi, Eugenio Patanè, Paola Balducci, fino a poche settimane fa membro laico del Csm, e Sandro Gozi, presidente dell’Unione dei Federalisti Europei ed esponente del Pd. Insomma “genesi e prospettiva” sono “totalmente autonome” ma tra i Democratici c'è chi spera, forse, che la strada da percorrere possa diventare la stessa.

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