«Il blitz del cardinale? Lo scopo era destare interesse sul problema»

Mercoledì 15 Maggio 2019
«Il blitz del cardinale? Lo scopo era destare interesse sul problema»
Polemiche per un gesto che aveva lo scopo di «attirare l'attenzione su un problema reale». Il vespaio scatenato dal comportamento dell'elemosiniere del Papa, che ha tolto i sigilli al contatore della luce di un palazzo occupato a Roma, non accenna a diminuire e stavolta ad intervenire in difesa del cardinale è il segretario di Stato, Pietro Parolin (foto). Il braccio destro di Papa Francesco ha anche replicato al ministro Salvini che aveva invitato il Vaticano a pagare le bollette anche degli italiani in difficoltà. «La Chiesa lo fa già: aiuta tutti», ha spiegato Parolin, aggiungendo sulla vicenda dello stabile occupato che «lo sforzo dovrebbe essere quello di capire il senso del gesto, che è attirare l'attenzione di tutti su un problema reale, che coinvolge persone, bambini, anziani e mi pare che questo è avvenuto, anche le istituzioni si sono attivate».
A fare da scudo al titolare del Viminale è invece il ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, che definisce il gesto del cardinale Konrad Krajewski, l'elemosiniere del Papa, sicuramente «bello e d'amore» ma dal punto di vista della legge «sbagliato, se fosse replicato andremmo nel caos». Mentre il vicepremier Luigi Di Maio sottolinea che «un cardinale non è un politico, rappresenta il Vaticano, ha agito secondo i suoi principi. Certo, la legalità deve valere per tutti e poi ci teniamo gli immobili occupati da CasaPound e centri sociali».
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