LA GRADUATORIA
BELLUNO Diciassette nuove assunzioni per l'Usl 1 Dolomiti. Sono

Lunedì 8 Gennaio 2018
LA GRADUATORIA
BELLUNO Diciassette nuove assunzioni per l'Usl 1 Dolomiti. Sono tutti infermieri e nessuno di loro è della provincia di Belluno. C'è arriva da Palermo, chi dall'Ucraina e chi dall'India e chi da Bari e Caserta.
Un numero consistente che si spiega con la fusione delle due Usl Belluno-Feltre che prevede assunzioni sotto un unico ombrello.
La delibera del direttore generale, Adriano Rasi Caldogno, è stata pubblicata in questi giorni dando il via libera alle assunzioni a tempo indeterminato. I nuovi assunti sono stati pescati dalla graduatoria dell'Azienda Ulss 8 Berica stilata dopo un concorso pubblico.
La graduatoria concorsuale comprendeva 542 candidati idonei ed era già stata utilizzata per assunzioni a tempo indeterminato sino al 308° classificato. L'Usl Dolomiti si è spinta fino al 371° posto. Insomma, dopo un concorso c'è sempre speranza, anche se non si arriva tra i primi.
Alla disponibilità richiesta dall'Usl 1 hanno risposto i seguenti candidati idonei: Maria Chiara Bellan di Montebelluna (Tv), Ivan Brusaterrra di Malo (Vi), Francesca Carraro di Piove di Sacco (Pd), Valentina Cracco di Valdagno (Vi), Riccardo Fiorentin di Vicenza, Martina Marcucci di Ortona (Ch), Sofia De Cecchi di Marostica (Vi), Matteo Paolo di Pietrasanta (Lu), Dario Calandrino di Palermo, Fabio Piccardo di Genova, Maria Rita De Pascale di Bari, Jessica Grillo di Gualdo Tadino (Pg), Iryna Marviiuk nata in Ucraina, Vanessa Ferro di Contarina (Ro), Alice Osti di Trento, Maria Dhir nata in India, Pierluigi Chirico di Piedimonte Matese (Ce).
Ma non illudiamoci che sia un potenziamento dell'organico, sempre tenuto a misura di specifici parametri che prevedono l'impiego di personale in base al tempo ritenuto sufficiente per assistere il singolo paziente e che varierà a seconda del reparto in cui è ricoverato. Chiaro che in Rianimazione, ad esempio, servirà più personale che in Ortopedia.
«Si tratta di un normale turn over - afferma il direttore Rasi Caldogno -. Sui 3500 dipendenti dell'azienda, la prevalenza è composta da infermieri. Il numero appare alto solo perché con la fusione delle due Usl le assunzioni vengono fatte in blocco per tutti gli ospedali. Carenza di organico? Beh, riusciamo a garantire i servizi previsti dagli standard stabiliti a livello regionale».
Lauredana Marsiglia
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci