Pellegrinaggio in Marocco del vescovo Marangoni

Domenica 28 Aprile 2019
IL GEMELLAGGIO
BELLUNO Continua in Marocco il dialogo della chiesa bellunese con l'Islam. Si concluderà infatti domani il pellegrinaggio partito dalla diocesi di Belluno-Feltre di un gruppo di 40 persone guidato dal vescovo monsignor Renato Marangoni; con lui ci sono anche sette sacerdoti diocesani; del gruppo, infine, fanno parte anche alcuni musulmani fra cui l'iman della provincia di Belluno, Hassan Frague. Partito martedì scorso 23 aprile, il viaggio si prolungherà sino a lunedì, giorno del rientro. L'iniziativa e la proposta di questo viaggio sono nati dalla volontà di visitare i luoghi di provenienza dei musulmani che in questo momento vivono nel territorio bellunese. Gli stessi, che attraverso iniziative diverse, hanno già iniziato un percorso di dialogo con la chiesa bellunese. Fra queste tappe, nel 2017, vi era stata la Giornata del dialogo cristiano-islamico a cui aveva partecipato anche Idriss Al Fassi Al Fihri, professore di teologia all'università Al Qarawiyne della città di Fes. E nel primo giorno dell'itinerario, mercoledì 24 aprile, la delegazione bellunese ha incontrato proprio colui che Belluno aveva ospitato due anni or sono e che è una figura importante nel panorama islamico. Nella stessa giornata, è seguita la visita alla biblioteca dell'Università, considerata la più antica del mondo, dove ai 40 bellunesi è stato fatto vedere un manoscritto di Averroè. Giovedì giovedì 25 il vescovo Marangoni ed il gruppo bellunese hanno invece fatto visita al frate trappista Jean Pierre Schumacher, 95 anni, unico superstite tuttora vivente della strage che nel 1996, in Algeria, massacrò i monaci trappisti di Tibhirine.
G.S.
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