Il riso italiano alla conquista della Cina ma il Giappone ostacola l'import di kiwi

Domenica 20 Gennaio 2019
L'ACCORDO
ROMA Via libera all'export in Cina di arance italiane e perfino di riso. Il ministro all'agricoltura Gian Marco Centinaio da domani a Pechino - firmerà gli accordi bilaterali per avviare immediatamente alcune spedizioni. I primi container di arance arriveranno per il capodanno cinese del mese prossimo, momento in cui tradizionalmente si consumano in Cina più agrumi. In vista dell'apertura del mercato, la piattaforma Alibaba aveva infatti stretto per tempo accordi commerciali con i produttori della richiestissima arancia rossa di Sicilia. Anche per il riso le previsioni sono ottimistiche essendo i cinesi benestanti attratti dalle cultivar (carnaroli, arboreo e vialone nano, le più note) create in Italia per i risotti, ben diverse dai risi collosi di origine asiatica. In alto mare secondo Assica, l'associazione degli industriali della carne - sono invece le trattative per l'introduzione in Cina della carne suina e dei salumi a media stagionatura made in Italy, di cui c'è grande richiesta. Pechino è un mercato potenzialmente strategico per l'agroalimentare italiano con un incremento di quasi il 400% negli ultimi 10 anni, anche se ancora poco significativo (appena 300 milioni di export, principalmente vino). Sui kiwi, è arrivato inatteso da Tokyo lo stop alle trattative che si trascinavano tra alti e bassi da ben 10 anni.
LA SFIDA
Non è una buona notizia, perché l'Italia è il primo paese produttore al mondo (seguito dalla Nuova Zelanda) e punta all'export in Giappone, terzo importatore mondiale di kiwi. Il dossier è tornato esattamente al punto di partenza del 2009 perché le autorità sanitarie nipponiche hanno chiesto ai produttori italiani di rifare i test fitosanitari sia sui prodotti a polpa verde che gialla.
C.O.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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